Nei lunghi mesi della pandemia rimasti tutti purtroppo addolorati nel vedere tante immagini di cimiteri: ovviamente sono luoghi che ci auguriamo di frequentare il meno possibile, ma ce ne sono alcuni talmente ricchi di atmosfera che meritano di essere visitati. Nel programmare il mio sitting a Parigi, nella lista delle cose da vedere, il Cimitero del Père Lachaise non era proprio in elenco, ma una volta in città , avendo un pomeriggio libero, ho preso la metro e sono andata a visitarlo.

La storia del Cimitero del Père Lachaise
Il Père Lachaise di Parigi è forse il cimitero più famoso al mondo, essendo il luogo dove riposano tantissimi personaggi celebri, da Honorè de Balzac ad Oscar Wilde, da Sarah Bernhardt a Jim Morrison (ci sono anche molti gli artisti italiani), tanto che per girarlo è utilissimo scaricare sul cellulare la sua mappa o utilizzare quella stampata disponibile all’ingresso. Ma chi era questo Père-Lachaise? Vi chiederete. Père La Chaise, al secolo François d’Aix de La Chaise, fu il confessore del re di Francia Luigi XIV e dimorò in una casa di campagna costruita in questo luogo fino alla morte avvenuta nel 1709.
Verso la metà del 700 a Parigi cominciarono a scarseggiare i luoghi di sepoltura. Napoleone Bonaparte, all’epoca console, stabilì che ogni cittadino avesse il diritto di essere sepolto, qualunque fosse la sua razza o la sua religione. Il 12 giugno 1804, un Decreto Imperiale sulle sepolture fissò definitivamente le regole che dovevano essere applicate per la costruzione dei cimiteri: furono così creati molti nuovi cimiteri fuori dai confini della capitale come quello di Montmartre a nord e quello di Montparnasse a sud. Il prefetto di Parigi decretò la trasformazione dei 17 ettari di questa area nel cimitero dell’Est.
Il cimitero venne inaugurato nel 1804, ma non era amato dai Parigini, che non volevano essere sepolti in un quartiere ritenuto povero. La svolta avvenne nel 1817 quando il sindaco di Parigi, con grande mossa di marketing, fece trasferire qui i resti di Abelardo ed Eloisa e quelli di Molière e di La Fontaine.

La visita del Père Lachaise
Mi ha davvero sorpreso la sua estensione, è grandissimo e in effetti non è affatto semplice trovare la tomba di qualche celebrità: immaginavo ci fosse una sorta di segnaletica con frecce o cartelli che segnalassero i punti dei sepolcri più ricercati, e invece, a parte i nomi dei vialetti, non ci sono indicazioni. Quindi, se si cerca una tomba in particolare, bisogna armarsi di pazienza e anche di un pò di fortuna: per fare un esempio, nonostante io abbia setacciato tutto il quadrante, non sono riuscita a rendere omaggio a Amedeo Modigliani e alla sua compagna Jeanne Hãbuterne (che si uccise due giorni dopo la morte del pittore), mentre ho individuato la tomba di Edith Piaf solo notando un gruppetto di persone ferme nelle vicinanze.

Tomba di Edith Piaf
Non sono riuscita a visitare tutto il cimitero, sia perché a forza di cercare d’orientarmi, mi si stava scaricando il cellulare, sia perché iniziava a calare la luce e non mi allettava troppo l’idea di ritrovarci col buio, ma camminando verso l’uscita ho avuto modo di passeggiare per i bei viali illuminati da una calda luce autunnale che faceva risaltare il colore giallo-rossastro delle foglie degli alberi e sono comunque riuscita a fermarmi davanti a vari sepolcri celebri per finire davanti al monumento commemorativo dei celebri e sfortunati amanti Abelardo ed Eloisa, posto in prossimità dell’ingresso.

Tomba di Abelardo ed Eloisa
Ps. Nel caso ve lo chiedeste, no, la tomba di Jim Morrison non l’ho neanche cercata!! Se volete avere un’idea del P-L questo è il link alla sua cartina con la lista dei suoi ospiti più famosi.



Tomba di F. Chopin

Tomba del pittore De Nittis
Sono da poco tornata da Parigi e purtroppo non sono riuscita a visitarlo. Per la prossima volta arriverò preparata, cercando di studiarmi la mappa prima?
Meglio studiarsela per non girare inutilmente!
Mi rincuora sapere che non siamo stati gli unici a non aver potuto rendere omaggio alle tombe dei grandi artisti. Orientarsi al Pere Lachaise non è facile per nulla e poi nelle giornate d’inverno quando le ore di luce sono meno, non è il massimo!
Si davvero, bisogna andare con la mappa stampata perché è enorme!
Perché non hai cercato la tomba di Jim Morrison ? 😀
Il cimitero è grandissimo e non è facile trovare le tombe. Si stava facendo tardi e non avevo molta voglia di rimanere dentro il cimitero col buio!