Avevo già parlato dell’Imperial War Museum di Londra in un vecchio articolo a proposito dei musei londinesi, ma penso che meriti davvero un post tutto suo. Avevo visitato questo museo un pò velocemente durante il mio primo sitting a Londra nel 2018 e ne ero rimasta entusiasta, così sono tornata a rivederlo qualche giorno fa, nel mio ultimo soggiorno in città.

Atrio dell'Imperial War Museum

La storia dell’Imperial War Museum di Londra

L’IWM fu inaugurato il 5 Marzo 1917, quando ancora era in corso la Prima Guerra mondiale per ricordare il duro lavoro e il sacrificio sia di coloro che combatterono che di chi lavorò sul fronte interno.

Fu Sir Alfred Mond a proporre al War Cabinet l’idea di un museo che registrasse gli eventi della guerra, dedicato per la prima volta ad un conflitto specifico e ne divenne il primo presidente.

Il primo nome dato al museo ‘”National War Memorial” venne presto cambiato in quello attuale su richiesta dei domini britannici per commemorare anche l’impegno delle colonie. Nei primi anni, il museo tenne mostre temporanee in vari luoghi, e nel 1920 ottenne una sede più stabile nel Crystal Palace. Spostato successivamente a South Kensington per 11 anni, trovò finalmente la sua sede definitiva su Lambeth Road nel 1936.

Visitare l’Imperial War Museum di Londra

L’atrio

L’ampio e scenografico atrio del museo ci mostra subito quali allestimenti di forte impatto ci aspettano nelle varie sezioni: bisogna riconoscere che in questo i musei londinesi sono eccezionali, con esposizioni davvero coinvolgenti e d’effetto, realizzate per evitare la monotonia di tante sale tutte uguali, come purtroppo accade ancora in Italia. Nell’atrio si trovano esposti oggetti che testimoniano fisicamente e in modo tangibile la furia devastante della guerra, come una Land Rover dell’agenzia di stampa Reuters attaccata nella striscia di Gaza, una macchina distrutta da una bomba a Baghdad, un missile V2 o un aereo kamikaze Ohka giapponese.

Le Gallerie della Prima Guerra Mondiale

L’esposizione inizia al piano terra con la sezione dedicata alla Prima Guerra Mondiale, mirabilmente rinnovata nel 2014 dallo studio di design Casson Mann, ai quali va tutto il mio rispetto e un pò di sana invidia (hanno messo le mani anche nel Maritime Museum di Greenwich, per dire!). È qui che troviamo, tra le altre tante cose, la ricostruzione di una piccola trincea che ci fa (parzialmente) rivivere e capire quella che deve essere stata l’esperienza di logoranti battaglie come quella della Somme. Qui, come In tutto il museo, l’attenzione è posta più che sugli armamenti che ogni conflitto porta con sé, sul lato umano della guerra, sulle grandi e piccole storie di chi purtroppo gli eventi bellici, in un modo o nell’altro, li ha vissuti.

Le gallerie della Seconda Guerra Mondiale

Salendo al primo piano si passa poi alla Seconda Guerra Mondiale. Una delle sezioni che più mi era piaciuta, “Family in Wartime” che mostrava la vita dei civili in tempo di guerra, riproducendo persino l’interno di una tipica casa britannica, è stata un pò ridotta purtroppo.

Qui è esposta la Tamzine, l’imbarcazione più piccola che partecipò all’evacuazione di Dunkirk.

Ph. Wikipedia

Le Gallerie dell’Olocausto

Al secondo piano si trova la parte dedicata all’Olocausto: l’IWM di Londra è stato il primo museo al mondo ad ospitare sezioni dedicate al secondo conflitto mondiale insieme a quelle che raccontano la tragedia dello sterminio degli ebrei. In questa seconda visita purtroppo non ho trovato più il bellissimo modello del campo di Auschwitz, mentre ampio spazio è stato dato al racconto delle vicende personali degli uomini e donne che vissero la persecuzione contro gli ebrei.

Plastico di Auschiwitz

La Galleria di Lord Ashcroft 

Da visitare rimangono ancora la Lord Ashcroft Gallery, oltre alla parte riservata alle mostre temporanee. Questa sezione rende omaggio a coloro che sono stati decorati con la Victoria Cross e la George Cross, le più alte onoreficenze date in Gran Bretagna per gli atti di coraggio: la Victoria Cross è data per premiare comportamenti eroici sul campo di battaglia mentre la George Cross onora atti eroici in tempo di pace o lontani dai combattimenti.

L’IWM ha due estensioni nell’ IWM Duxford, che è il museo dell’aria più grande d’Europa, collocato in una delle basi della RAF da cui partirono molte delle missioni della Battaglia d’Inghilterra, e l’IWM North di Manchester. Per gli appassionati di fotografia, segnalo che nella sezione Prints del sito è possibile acquistare, tra le altre cose, delle bellissime immagini del celebre fotografo Cecil Beaton!

A completamento della visita, sarebbe interessante andare a vedere anche le Churchill War Rooms, ovvero i sotterranei dove si insediò il Cabinetto di guerra inglese durante la Seconda Guerra Mondiale, e la nave da guerra HMS Belfast, che fanno  sempre parte degli Imperial War Museums.

Per tutte le info => www.iwm.org.uk

Foto presa dal web