la spiaggia di Ostenda

Ostenda 1 Giugno 2019
Navigando sul web per documentarmi prima della partenza per il sitting nelle Fiandre, su un blog di viaggi avevo letto un bell’articolo su di un tram, il Kussttram, o Coastal Tram che  percorre quasi tutta la costa del Belgio (lunga in tutto circa 80 km) dalla cittadina di De Panne a quella di Knok – e fu così che, per provare questa esperienza, programmai una giornata per visitare Ostenda e i suoi dintorni. L’idea era ottima, peccato solo aver scelto il giorno sbagliato, ovvero un caldissimo sabato di giugno per prendere il tram! Ma andiamo per ordine.

Ostenda 

Il pontile di Ostenda

Data la sua posizione strategica sul Mare del Nord Ostenda è stata in passato un importante porto mentre nell’800 divenne la “regina delle località di mare belghe” grazie al fatto che reali (in primis re Leopoldo I e Leopoldo II del Belgio) ed aristocratici amavano passare le vacanze in questa cittadina.

Cosa vedere ad Ostenda

La città  in sé non mi ha colpito molto (ammetto di aver fatto solo una passeggiata veloce per il centro), ma di certo la spiaggia lunga circa un chilometro, pur se artificiale, è molto bella. 

Nell’estate 2020 ha riaperto la casa di James Ensor (nativo della città) dove il pittore visse e lavorò dal 1917 fino alla sua morte, fortunatamente preservata nel suo stato originale. Accanto alle sale ristrutturate, un nuovo spazio offre la possibilità di vivere esperienze interattive per conoscere meglio il pittore e la sua città. I visitatori della casa-museo possono anche scaricare gratuitamente un’app che guida in una passeggiata nei luoghi più significativi nella vita e nel lavoro di Ensor. L’artista  ritrasse spesso coloro che villeggiavano in Ostenda (che non sopportava) ritraendoli in forma di  pagliacci o scheletri, per mostrare un’umanità inutile e ripugnante.

Strettamente legato alla figura del pittore è il museo Mu.ZEE dedicato all’arte belga moderna e contemporanea, che conserva ovviamente opere di Ensor e di Constant Permeke, altro importante pittore vissuto nella città.

Una delle maggiori attrazioni è la Mercator, una goletta ed ex-nave scuola della marina mercantile belga, in servizio dal 1932 al 1961 che nei suoi viaggi è arrivata anche in Antartide. Ora è ancorata nel porto turistico ed è visitabile tutti i giorni per un prezzo irrisorio.

Ostenda è anche famosa per il suo casino, il Kursaal, aperto 24h su 24: l’edificio, ricostruito negli anni ’50 sullo stesso luogo dove nel 1875 sorse il primo casino, affaccia sulla spiaggia e curiosamente ospita nella hall una statua dorata di Marvin Gaye. Il celebre cantante visse per alcuni mesi in questa città, dove si riprese dai gravi problemi personali che lo affliggevano (matrimonio in crisi, dipendenza dalla cocaina, debiti) e dove scrisse la meravigliosa Sexual Healing. La statua vuol ricordare il concerto tenuto da Gaye il 4 luglio 1977 proprio al Kursaal (seppure in una sala mezza vuota).

Gli amanti del trekking e delle camminate saranno felici di provare il percorso dell’ “Ostend creeks”, un tracciato che percorre una storica area di torrenti e terre strappate al mare a sud-est di Ostenda tra campi, boschi e pascoli.

Anche Ostenda, come ormai quasi tutte le città, ha le sue opere di street art grazie al festival The Crystal Ship che ha portato artisti famosi a creare murales, sculture, installazioni: presso l’ufficio turistico è possibile prendere la mappa per trovare dove sono collocate tutte le opere.

murale rappresentante una sirena che bacia un uomo

Murale di DFace (Ph dal sito thecrystalship)

Il Kussttram

Come ho già scritto, il Kussttram collega le città sulla costa belga, da Knokke a De Panne, per un percorso di quasi 70 chilometri, che lo rende la linea tranviaria più lunga al mondo. In estate il tram passa ogni dieci minuti mentre in inverno ogni 20 ed è possibile fare il biglietto anche a bordo.

il pontile di Blankenberge


Trovata la fermata del famoso tram e acquistato il biglietto giornaliero che permette di salire e scendere quando e quanto si vuole, mi sono resa conto che andare di sabato al mare non era stata proprio un’ideona, visto che l’avevano avuta anche tante altre persone e il tram era strapieno!!

Alla fine, quando ho capito che arrivare fino al capolinea di Knokke, tradizionale destinazione estiva della borghesia belga, avrebbe preso troppo tempo, mi sono fermata a Blankenberge, una delle località balneari più famose del Belgio dove ogni anno si tiene il Festival delle Sculture di Sabbia. Ha un bel porticciolo e conserva varie architetture in stile art-nouveau: bellissimo è il pontile art-decò, che ospita un ristorante.

Altra fermata per un veloce pranzo è stata a De Haan, che è davvero una deliziosa località balneare.

La spiaggia di De Haan
la stazione di De Haan
Lungomare di De Haan

Il Museo del Vallo Atlantico

Diorama del Museo del Vallo atlantico

Ripreso il tram, questa volta fortunamente meno affollato, sono arrivata a Raversyde (situato a 4 fermate di distanza da Ostenda) per visitare il Museo del Vallo Atlantico. Purtroppo era già  pomeriggio e visto che non ci sarebbe stato tempo per vedere tutto il complesso, ho scelto di visitare la zona della Seconda Guerra mondiale. Qui si trova una delle parti meglio conservate del Vallo Atlantico, l’esteso sistema di fortificazioni costiere costruito dal Terzo Reich durante la Seconda Guerra mondiale come linea difensiva da eventuali attacchi via mare.

Diorama del Museo del Vallo atlantico
Entrata di una galleria
Interno di una casamatta
Cannone puntato sul mare

È possibile visitare i bunker, le postazioni di artiglieria, i posti di guardia e i corridoi sotterranei rimasti fortunatamente intatti: i tedeschi in fuga non fecero in tempo a far saltare tutto il complesso. Alcuni degli ambienti sono stati perfettamente ricostruiti per mostrare quale fosse la vita giornaliera in una postazione difensiva costiera.

cannone del Museo del Vallo atlantico
Diorama del Museo del Vallo atlantico
Diorama con soldati del Museo del Vallo atlantico

Devo dire che Raversyde è una delle cose che mi è piaciuta di più di tutto il viaggio anche perché il percorso si snoda sulle dune accanto a una spiaggia spettacolare ed è davvero una meta da non mancare!

https://www.raversyde.be/en