Zurigo 19 Maggio 2019
Situata ad un’ora di treno da Basilea, Zurigo mi è sembrata una città molto piacevole, anche se, avendoci passato solo una giornata, il giudizio è assolutamente parziale.
Dalla stazione si arriva in un quarto d’ora al lago, passeggiando lungo la Bahnhofstrasse, considerata una delle strade dello shopping più lussuose del mondo. Il lungo viale termina al Bürkliplatz dove sono i pontili per i battelli che fanno il giro del lago.
La Bürkliplatz nacque dopo lo smantellamento dei vecchi bastioni che proteggevano la città. Tra il 1882 e il 1887, l’ingegnere Arnold Bürkli si occupò della costruzione della banchina lungolago creando così una passeggiata con viali alberati, prati e parchi. Nel biglietto per i trasporti valido 24h è incluso l’utilizzo del battello per il giro di un’ora lungo il fiume e il lago, esperienza molto piacevole da fare.
Il passato medievale della città si riconosce nelle pittoresche viuzze dell’Altstadt, il centro storico, che si sviluppa su entrambe le rive del Limmat. Il fiume è fiancheggiato da passeggiate, come la Limmatquai, che conducono al Rathaus (municipio).
Da vedere, nella città vecchia, è la Cattedrale, Grossmünster, un imponente edificio in stile romanico-gotico: la facciata è fiancheggiata da due alte torri, quella di destra porta una grande statua di Carlo Magno. Secondo la leggenda, Carlo Magno scoprì le tombe dei patroni della città Felix e Regula e fece edificare una prima chiesa. È considerata la chiesa madre della riforma protestante nella Svizzera tedesca in quanto Zwingli predicò qui per più di 10 anni.

Ph. www.zuerich.com
Insieme alla Chiesa di Grossmünster, quella di Fraumünster è tra i simboli di Zurigo. La chiesa con il convento femminile fu fondata nell’anno 853 da Ludovico il Germanico e fu abitata da donne dell’alta nobiltà della Germania. È famosa per le sue vetrate colorate: quelle settentrionali nel transetto sono opera di Augusto Giacometti mentre le 5 vetrate del coro e il rosone nel transetto meridionale sono state realizzate da Marc Chagall.
Oltre che culla del movimento protestante svizzero, Zurigo ha visto nascere il Dadaismo, che vide la luce nel Cabaret Voltaire fondato nel 1916 nel cuore del centro storico zurighese.
Noi ci siamo fermate per un’oretta al Parkanlage Zuerihorn per vedere il Giardino Cinese, luogo veramente ameno.
Finalmente verso le 6 del pomeriggio ci siamo dirette verso la meta del nostro viaggio, ovvero l’Hallenstadion, un bellissimo palazzo dello sport polifunzionale dove quella sera faceva tappa il tour mondiale di Hugh Jackman “The man, the music, the show”. Sapevo che Jackman era un bravo cantante (basta vedere The greatest showman o I Miserabili), ma sono rimasta davvero stupita dalle sue capacità di intrattenitore a tutto tondo: canta e balla per più di due ore, racconta la sua vita, scherza, il tutto sempre con un sorriso e due occhi che trasmettono la gioia nel fare quel che sta facendo. Un bellissimo spettacolo e una bella serata trascorsa, anche se con un pò d’ansia perché finito lo show dovevo correre a prendere il treno per Basilea e da lì l’ultimo bus della sera per l’aeroporto. Per fortuna sono riuscita ad arrivare in tempo!
