Uno dei luoghi che ho amato di più nei miei viaggi in Finlandia è stato Sammallahdenmäki, un antico luogo di sepoltura risalente all’Età del Bronzo, pieno di fascino e di mistero che, per la sua unicità, è stato inserito nella lista siti patrimonio UNESCO (in Finlandia sono 7 in tutto). Si tratta di un sito funerario con un’area di circa un chilometro, dove sono presenti 36 tombe di varie forme e dimensioni risalenti a circa il 1000 a.C.

Il sito funerario di Sammallahdenmäki

Il sito si trova a pochi km di distanza da Rauma, il cui centro storico costituito da antiche case in legno è anch’esso patrimonio UNESCO, nei dintorni del paese di Lappi: immerso tra gli alberi, è sempre aperto per le visite, anche se, per apprezzarne tutti gli aspetti e conoscere le leggende che lo circondano, la cosa migliore sarebbe seguire una visita guidata, come abbiamo fatto noi grazie alla bravissima Salla.

Agli inizi dell’Età del Bronzo, una nuova popolazione arrivò dalla Scandinavia sulle coste occidentali della Finlandia e la novità si può notare dal cambiamento degli usi funerari: apparvero allora i tumuli di pietra e le cremazioni. All’epoca il clima era di qualche grado più caldo di quello attuale, il livello del mare era circa 30 metri più alto e Sammallahdenmäki si trovava sulla costa del Golfo di Botnia: con il progressivo innalzamento del terreno,  l’attuale lago Saarnijärvi divenne prima una baia e poi un laghetto.

Le indagini archeologiche del sito

Nell’area sono stati effettuati scavi archeologici in due occasioni, nel 1891 e agli inizi del 21o secolo. Le prime indagini archeologiche furono svolte da Volter Högman, un archeologo dilettante che viveva nella vicina Rauma, a fine Ottocento: scavò due dei tumuli maggiori, Kirkonlaattia e Hulio e due tombe minori.

In totale sono state indagate 12 delle 36 tombe: 6 di quelle scavate nel 2002 contenevano frammenti d’ossa e quindi sono state confermate come tombe, ma frammenti erano stati ritrovati anche nello scavo antico, anche se all’epoca non fu possibile determinare se fossero umani o animali. All’interno dei tumuli sono state trovate strutture diverse come spirali di pietre, ciste, muretti a secco. Queste differenze potrebbero essere state determinate dai diversi status sociali dei morti.

Il più antico tumulo investigato, datato circa 1300 a.C. si trova sulla terrazza nord, dove sono state trovate ossa bruciate. Nella parte nord del sito si trova anche la rovina più celebre, la struttura quadrangolare chiamata Kirkonlaattia, ossia “pavimento di chiesa“. È lungo circa 20 mt, ma alto appena 50 cm. Il tumulo venne studiato da Volter Högman. Anche se non è un tipico esempio di tomba dell’età del bronzo è stato comunque classificato come tale.

Secondo una delle varie leggende legate a questo luogo, il pavimento della chiesa nacque da una disputa tra i Cristiani e i giganti che vivevano qui: i due gruppi si sfidarono a costruire una chiesa e chi l’avesse terminata per prima, avrebbe suonato le campane. I giganti iniziarono a costruire il pavimento spostando le pesanti pietre, ma i Cristiani semplicemente innalzarono due colonne appendendo una campana tra di loro. I giganti, sconfitti e arrabbiati, abbandonarono il loro lavoro e il pavimento è rimasto lì da allora.

L’altra celebre ed insolita tomba è chiamata il lungo tumulo di Huilu dato che misura oltre 20 mt. Anche’essa è stata studiata da Volter Högman che indagò varie rovine mentre studiava gli antichi monumenti nell’area di Huilu: il tumulo è il risultato di tre sepolture diverse succedutesi nel tempo.

Il cosiddetto tumulo a spirale, datato 1320-1300 a.C., è stato studiato nel 2002: vi sono state trovate ossa umane bruciate, parti di un teschio e un osso di un dito, e si è potuto calcolare che il morto avesse circa 20 anni. All’interno le pietre formano un disegno a spirale che potrebbe simboleggiare il sole.

Alcuni tumuli presentano un gran numero di pietre rosse e prendono il nome di fuoco o stufa dei giganti. Non vi è la certezza che tutti siano tombe, è infatti possibile che i tumuli che guardano verso il mare ad ovest fossero utilizzati come fari per aiutare la navigazione o per segnare i bordi di qualche terreno.

Un elemento tipico dei tumuli di Sammallahdenmäki sono le ciste in pietra, una sorta di scatole dai lati formati da pietre piatte: potrebbero aver contenuto una cassa in legno o un corpo avvolto nelle pelli, o semplicemente le ceneri dei defunti.

L’unico manufatto ritrovato è stato  un braccialetto di bronzo della prima Età del Ferro (0-200 D.C.) nella tomba più recente della zona, che conteneva due ciste: questa tomba è diversa da tutte le altre ed è stata datata tra il 170 a.C. e il 70 d.C. È molto raro ritrovare oggetti nelle tombe dell’Età del Bronzo, probabilmente alcuni materiali si sono decomposti o non era usanza porre gli oggetti personali nelle sepolture, dato che non si credeva venissero utilizzati nell’aldilà.

A poca distanza da Sammallahdenmäki è stato investigato un sito con tracce di attività umana risalenti alla preistoria, (frammenti d’ossa di terracotta, resti di cibo e di un focolaio) della stessa epoca delle tombe.

La mia visita a Sammallahdenmäki

 Come ho scritto all’inizio, ho davvero amato visitare questo luogo. Siamo arrivate di prima mattina in una fredda giornata di ottobre, unici visitatori per gran parte del tempo. Nonostante il freddo, è stato magico camminare nel silenzio di questo paesaggio antico ed incontaminato, punteggiato da grandi massi di pietra coperti da muschio e da ampie distese di licheni, uno dei cibi preferiti dalle renne. Riuscivo ad immaginare il mare che si vedeva un tempo da questa altura e il popolo antico che qui creò tombe per i propri cari e forse pregò una divinità a noi sconosciuta. Riuscivo a percepire l’energia della natura che permea questo luogo e il mistero che circonda queste opere e mi piace credere che fu davvero un popolo di giganti a crearle!

Voglio ringraziare Johanna dell”ufficio del turismo di Rauma per l’ospitalità offerta e la possibilità di visitare  il sito di Sammallahdenmäki con la perfetta guida di Salla.

Per tutte le info =>sammallahdenmaki.fi