
Il Municipio
Monaco 25 Agosto 2019.
Una volta tanto scrivo un post sul posto : )! Sono arrivata due giorni fa in città, faceva freddo, il cielo grigio, insomma non proprio un grande inizio. La casa che mi ospita è molto carina e soprattutto è situata a 20 metri dalla metro, e a quattro fermate dal centro, una pacchia! La mia host è una donna deliziosa e il gatto che dovrò accudire è una tranquilla signora ageè.

Hofgarten
Le prime impressioni su Monaco?? Molto verde ovunque, lunghi viali, tanti musei, grande ordine e pulizia. Un aspetto fastidioso è che una metà dei marciapiedi, almeno in centro, è riservata alle biciclette e chi non è abituato deve fare attenzione a tutte le bici e ai monopattini elettrici che qui impazzano.
Lo stereotipo del tedesco alto e biondo? Qui proprio non ne ho visti. La popolazione è molto mista, moltissimi sono gli italiani e l’aspetto generale dei monacesi mi è sembrato piuttosto ordinario. Una cosa molto carina che ho scoperto è che esistono le scale mobili a doppio senso, a seconda di dove si prende salgono o scendono (ovviamente se sopra non vi è nessuno)!

War Memorial
I trasporti funzionano benissimo (d’altronde siamo o no in Germania???): i tram corrono che è una bellezza ed alcune fermate sono in mezzo alla strada, senza una pedana dove scendere, mentre su alcune linee della metro i vagoni sono davvero antiquati e di un triste colore marroncino all’interno (meglio quelli romani, il che è tutto dire!!).

La città è stata governata ininterrottamente dal Trecento fino al 1918 dalla stessa famiglia, i Wittelsbach, che ha lasciato la propria impronta con maestose costruzioni come la Residenz e il Nymphenburg Schloss. Nell’Ottocento Monaco subì una grande trasformazione urbanistica ed architettonica: molti degli edifici e delle piazze più belle furono costruite durante i regni di Ludovico I e Massimiliano II, grazie agli architetti Leo von Klenze e Friedrich von Gartner. Ludovico I voleva rendere Monaco un’Atene sull’Isar e affidò a von Klenze l’incarico di ridisegnare la città in stile neoclassico. A lui si devono l’Alte Pinakothek, la Königsplatz, la Gliptoteca e i Propilei e il Monopteros nell’ Englischer Garten.


Königsplatz
La città divenne una roccaforte nazista con l’ascesa al potere di Hitler, ma qui nacque anche il movimento di resistenza al nazismo della Rosa Bianca. Monaco fu pesantemente danneggiata dai bombardamenti, ma dopo la guerra palazzi e strade sono state meticolosamente ricostruiti e ci appaiono di nuovo in tutto il loro splendore.




Ho visitato Monaco un paio di volte: la prima volta a visitare i mercatini di Natale sotto la neve e la seconda a primavera. Mi è piaciuta ma non mi ha entusiasmato molto. Dove ho lasciato il cuore? Nel quartiere di Schwabing dove ammirare il Liberty (che adoro).
Vorrei ritornarci in estate col bel tempo per apprezzare meglio gli ampi parchi e zone verdi 🙂
Sicuramente con il bel tempo c’è modo di godersi meglio i magnifici parchi