Di solito, quando racconto che faccio la pet sitter per viaggiare “low cost“, le persone mi chiedono subito come funziona questa cosa e successivamente com’è vivere per alcuni giorni nella casa di qualcuno che neanche conosci. Vi spiego com’è viaggiare facendo il petsitter.

Come funziona il petsitting “internazionale”

Il petsitting chiamiamolo “internazionale” funziona in questo modo: coloro che non sanno a chi lasciare il proprio animale mentre sono lontani da casa mettono un annuncio sul sito inglese dove sono iscritta e chi è interessato si candida. Sia i proprietari degli animali (o anche solo della casa) sia i sitters hanno il proprio profilo, con descrizioni più o meno particolareggiate, foto, recensioni e punteggi che vengono dati reciprocamente alla fine di ogni soggiorno.

I proprietari delle case più belle o nei luoghi più appetibili possono ricevere anche 40/50 candidature e in questi casi è veramente dura essere prescelti! Io, di solito, se le applications sono già  8/12 evito proprio di mandare la mia: l’esperienza mi ha insegnato che ho maggiori possibilità candidandomi appena esce un annuncio. Certo, bisogna avere la pazienza di controllare spesso gli annunci ed essere pronti a rispondere, ma ne vale la pena. Una volta mandata la propria candidatura, possono esserci vari tipi di replica: il silenzio assoluto, anche se stai in trepidante attesa pregando tutti i santi di essere prescelta per una favolosa occasione; una gentile risposta del tipo “Ti ringraziamo per l’interesse dimostrato, ma per questa volta volta abbiamo scelto un’altra persona”; o la più bella di tutte “Ok, sentiamoci dal vivo”.

Accade anche di venire invitati direttamente da qualcuno: personalmente mi è successo molte volte, anche se non ho mai capito quali sono stati i criteri per decidere di invitare proprio me tra centinaia di possibili candidati.

Una volta effettuata la scelta, il pet owner fornisce di solito una guida dettagliata con tutte le info utili sulla casa e sugli animali da accudire, poi man mano si finisce per comunicare via WhatsApp o Skype aggiornandosi reciprocamente sui preparativi per il viaggio. A volte si riesce a programmare le rispettive partenze in modo da incontrarsi e passare qualche ora insieme mentre in altri casi, come mi è successo più volte, le chiavi di casa vengono lasciate in un luogo convenuto e non si ha l’opportunità di conoscere di persona i nostri ospiti.

E finalmente arriva il giorno della partenza e dell’arrivo in quella che per qualche giorno sarà la mia casa lontano da casa! Per quanto di solito gli annunci siano corredati di foto, la prima entrata nell’abitazione è sempre accompagnata da quel brividino di ansia che le cose non siano proprio come mostrato in foto!! Per fortuna fino ad ora non ho mai avuto brutte sorprese!! Personalmente non ho problemi di ambientamento, appena i proprietari sono andati via, la casa la sento subito mia e me la godo, ma sempre con il massimo rispetto! Mi godo la solitudine e la grande libertà di fare quello che mi pare, visto che normalmente non posso goderne: non che faccia poi chissachè, ma già starmene tranquilla una sera a guardare la tele o mangiare un pò arrangiato mi sembra un lusso.

Dopo aver fatto conoscenza con il cane o il gatto che sono andata ad accudire, la prima cosa che faccio è l’ispezione della cucina, per capire se devo comprarmi qualcosa e soprattutto per cercare lo zucchero! Chiedetemi tutto, ma non di rinunciare alla mia colazione dolce: già devo portarmi le bustine di cappuccino solubile e le fette biscottate, visto che all’estero queste ultime non esistono, mica posso viaggiare anche con il sacchetto di zucchero!!! Non so perché, ma non lo trovo mai messo in bella vista insieme al sale e al caffè come invece è a casa mia, al massimo un po’ di zucchero di canna, che non amo molto e quindi inevitabilmente scatta la caccia allo zucchero, perché tanto lo so che, nascosta in fondo a qualche credenza, una confezione la trovo sempre! Comunque ormai ho imparato a portarmi anche qualche bustina, just in case!

Presa coscienza della situazione vettovagliamento, inizio a controllare le indicazioni ricevute su dove trovare il cibo del quattrozampe o gli oggetti necessari in casa (molti proprietari lasciano in casa una guida dettagliatissima con info anche su ristoranti, farmacie, medici o ospedali in zona) e poi si passa alla fase orientamento per capire posizione delle fermate degli autobus o la direzione per la stazione della metro e come arrivare nel centro città: un conto è vedere dov’è un indirizzo su Google Maps, un conto orientarsi in un luogo sconosciuto, ma per fortuna ormai con le varie app del cellulare si hanno tanti strumenti utili!! E da questo momento inizia la vacanza e il divertimento!

Ovviamente durante il soggiorno ci tengo ad aggiornare chi mi ospita mandando foto e video del suo o dei suoi quattrozampe, così che si possa godere il proprio viaggio in tutta serenità. 

Prima della mia partenza mi sento in dovere di lasciare pulita ed in ordine la casa, in più ultimamente ho preso l’abitudine di portare un piccolo regalo o di lasciare un bel mazzo di fiori in casa come gesto di benvenuto e di ringraziamento per i miei hosts. Ho letto sul forum del sito che molti sitters preparano un piatto tipico o un dolce del loro paese da lasciare ai padroni di casa e mi sembra davvero un’ottima idea per chiudere in bellezza (o meglio dire in dolcezza) la bella esperienza.

mappa stradale