Devo dire la verità, Oslo non era tra le mie mete prioritarie nella ricerca di petsitting, ma, avendo trovato un annuncio interessante per un breve catsitting nella capitale norvegese, mi sono candidata più per gioco che per altro ed invece, nel giro di un’ora, già ero stata scelta! E per fortuna, devo dire, perché quello di Oslo si è poi rivelato uno dei soggiorni più piacevoli che mi siano capitati! Sarà che ne sapevo poco o nulla, ma la città è stata davvero una bella scoperta, complici anche i due giorni di splendido sole che ho trovato. Pulita, verdissima, ordinata, moderna, tranquilla, si gira benissimo a piedi: il suo centro è raggiungibile esclusivamente con i mezzi pubblici o con auto elettriche, che hanno a disposizione parcheggi gratuiti dove ricaricare le batterie senza spesa. Uno dei modi migliori per iniziare a scoprirla è fare una bella passeggiata sul suo lungomare, l’Havnepromenaden, proprio come ho fatto io appena arrivata.
La riqualificazione del lungomare di Oslo
Oslo è adagiata lungo la costa settentrionale dell’Oslofjord (profondo circa 100 km). Dagli anni ’80 la parte centrale del suo lungomare è stata interessata da un enorme progetto di riqualificazione urbana, il Fjordbyen che ne sta trasformando la fisionomia. La prima zona interessata dai lavori è stata Aker Brygge, sede in passato di cantieri navali, ora divenuta una delle zone più trendy della città. Successivamente nuovi quartieri modernissimi sono sorti a Bjørvika e Tjuvholmen, e importanti edifici come il Teatro dell’Opera, la Bibiloteca pubblica, il Museo Munch sono sorti mentre nel 2022 aprirà la nuova Nasjonalgalleriet.
L’Havnepromenaden
A coronamento di questo grande rinnovamento della parte centrale della città, è stato creato un percorso pedonale che costeggia il lungomare, l’Havnepromenaden (Harbour Promenade) lungo una decina di km e punteggiato da 14 «fari» arancioni ben visibili da lontano che aiutano ad orientarsi durante la passeggiata sui quali è anche possibile leggere le notizie relative all’area che si sta attraversando. Seguendo la cartina visibile sul sito di VisitOslo, ho iniziato la mia camminata dal faro n° 13 a Lohavn, un’area che al momento presenta dei cantieri aperti e non è molto interessante. Ma subito si arriva al quartiere di Sørenga, una nuova zona della città con una vista magnifica sia sul fiordo che sulla città stessa: qui si trova una bellissima piscina d’acqua salata aperta sul mare e da qui parte la galleria per kayak illuminata che passa sotto la stazione per sbucare nel fiume Akerselva.
Attraversando un ponte pedonale, si arriva alla tappa n° 11 Sukkerbiten: qui la curiosità per noi italiani è osservare una delle varie saune galleggianti presenti sul lungomare dove gli spavaldi abitanti di Oslo, dopo aver fatto un bel carico di calore, si buttano tranquillamente in acqua, anche in pieno inverno e restano senza problemi in costume da bagno all’aria aperta. La cosa bella di Oslo è che l’acqua del mare è pulitissima e ci si può tuffare per un bagno praticamente dappertutto. Mi sono ripromessa di fare anch’io una bella sauna con tuffo finale nel fiordo, ma in estate!
La tappa n° 10, Bjørvika, è una tra le più spettacolari: qui si possono ammirare i nuovi edifici iconici di Oslo: la celebre Opera, la Biblioteca, i palazzi del Barcode e il Museo Munch. Immancabile, per ogni bravo turista, è la salita sul tetto del teatro dell’Opera, che sembra molto faticosa ma non lo è!
La prossima tappa è quella del SALT, una sorta di piccolo villaggio di costruzioni triangolari in legno che ospitano bar, arte, eventi culturali, e varie saune, davvero delizioso! In estate deve essere davvero piacevole passare una serata qui!
La tappa n° 8 è forse la meno bella, in quanto si costeggia lo scalo delle navi da crociera e il mercato del pesce per arrivare alla Vippa, un vecchio edificio riconvertito in food hall. Mi era stato consigliato dai miei host, ma io l’ho trovato chiuso purtroppo. Proprio accanto a Vippa, c’è un capannone industriale colorato a tinte allegre: è la sede dello studio di architettura Snohetta, quello che ha progettato il Teatro dell’Opera di Oslo, la nuova Bibliotheca Alexandrina, il Summit, l’osservatorio panoramico in cima al grattacielo One Vanderbilt di New York, uno dei nuovi must-see della Grande Mela e anche il design delle nuove banconote norvegesi.
Proseguendo sulla Havnepromenaden si costeggiano i bastioni della fortezza di Akershus che racchiudono il castello, che consiglio vivamente di visitare!
Con la tappa n° 6 arriviamo sulla piazza del Municipio di Oslo, dove affacciano i moli da dove partono le barche che effettuano le crociere nel fiordo. Uno dei lati dalla grande piazza è chiuso dal nuovo Museo Nazionale, che aprirà nel 2022. All’ora di pranzo è possibile trovare dei food trucks: affamatissima, mi sono fermata a quello di cucina di Singapore (non esattamente cucina tipica norvegese!) e ho mangiato degli squisiti involtini di gamberetti.
Si passa poi al porto di Aker Brygge, una delle zone più alla moda di Oslo, dove i vecchi magazzini portuali sono stati riconvertiti in ristoranti e negozi: qui mi è sembrato di ritrovare l’aria di alcune zone di Londra come Southbank.
La prossima tappa, la n° 5, ci fa immergere di nuovo nella Oslo più moderna, nella nuovissima zona di Tjuvholmen completamente proiettata nel fiordo, i cui edifici sono stati progettati da una ventina di architetti. Tjuvholmen ospita l’Astrup Fearnley Museet, un museo privato d’arte moderna, disegnato da Renzo Piano, composto da tre edifici riuniti sotto una grande tettoia di vetro che ricorda una vela. La mia visita è terminata qui, il percorso però prosegue per qualche altro chilometro.
Visibile anche dalle rive di Tjuvholmen, ci sono la Skur 13, un vecchio magazzino, trasformato in skate park di fronte al quale si trova «l’albero di Oslo», un albero artificiale di ben 14 metri illuminato ogni sera da migliaia di luci LED. La Havnepromenaden termina a Frognerkilen, da dove, se non si è troppo stanchi, si può proseguire per un paio di km fino al Frognerparken dove è possibile ammirare le sculture create da Gustav Vigeland tra il 1924 e il 1943.
Sono passati ormai tre anni dal mio viaggio invernale ad Oslo, ma mai dimenticherò la caduta davanti all’Opera! C’era molto ghiaccio e feci un volo epico, tanto che i gentilissimi norvegesi si avvicinarono in gruppo per aiutarmi ad alzarmi con il mio zainone gigante!
Spero che lo zaino ti abbia fatto da cuscinetto e non ti sia fatta troppo male! In effetti il marmo è molto scivoloso.
Indubbiamente, per iniziare a conoscere Oslo, questa passeggiata è perfetta. Personalmente adoro camminare sul lungomare e tutte queste tappe offrono occasioni per approfondire i vari aspetti della città. Compreso quello gastronomico se trovi aperti i locali che ti consigliano… peccato davvero che la food hall fosse chiusa…
In effetti ci sono rimasta male, ma ho risolto brillantemente mangiando al food truck!!
Per fortuna quasi sempre esiste un piano B con cui risolvere le situazioni!
; )
Sono stata a Olso ma per poco tempo visto che era un viaggio di lavoro, così a parte il castello non ho visto molto. La prossima volta non mi perderò sicuramente la zona dell’Havnepromenaden, soprattutto perché amo il clima freddo per cui l’idea della sauna con tuffo nell’acqua non proprio calda mi ispira tantissimo!
Mi piacerebbe tanto, ma non credo riuscirò mai a farlo, freddolosa come sono!
Che bella questa cosa di viaggiare mentre fai la cat Sitter ? davvero particolare! Comunque non sono mai stata ad Oslo ma questo itinerario sul lungomare mi sembra molto interessante
Soprattutto è molto rilassante, visto che non si sente il rumore del traffico, che, beati loro, nel centro di Oslo non c’è!
Wow! Ma il tuo è un lavoro davvero geniale!!! ?? Un mio collega impazzirebbe per fare quello che fai tu! (anche senza viaggi ?)
Oslo non mi aveva particolarmente colpita ma ammetto che era stata una toccata e fuga molto superficiale.. quello che ho letto mi conferma che dovrei approfondire ?
Secondo me, dovresti darle un’altra opportunità!
Non è un vero lavoro, giusto un modo di viaggiare risparmiando!
Intanto, da gattara irrecuperabile, permettimi di farti i complimenti per la tua professione! Olso è una città che mi affascina molto, sarà per il suo essere molto internazionale e greenfriendly…sicuramente una delle mete da inserire nella bucketlist!
È una città dove la natura ha davvero una parte preponderante, in alcune zone sembra di respirare aria di montagna. Consiglio vivamente di visitarla
Rimango sempre affascinata dal tuo modo di viaggiare, l’idea di una traveling Petsitter è davvero carina! Per quanto riguarda Oslo devo essere sincera, non è una meta che mi affascina particolarmente. Credo sia dovuto al fatto che è piuttosto moderna, manca il fascino degli edifici storici. Però leggo con piacere che tu ci hai trascorso giornate gradevoli.
Grazie Simona. Io non avevo grandi aspettative, e invece mi è piaciuta. Ci sono anche edifici storici, del castello parlerò un’altra volta e anche cose che riguardano i vichinghi che però non ho avuto tempo di vedere.
Avrei dovuto visitare Oslo la scorsa estate, solo che poi abbiamo stravolto i nostri programmi e abbiamo deciso di andare altrove. Però il nostro viaggio in Norvegia è solo rimandato, spero di poterlo realizzare al più presto!
Anche io spero di tornarci presto: ho visto solo Oslo ma la Norvegia mi sembra un gran bel posto.
Siamo state a Oslo nel 2006 e vedo dalle tue foto che la città è profondamente cambiata! Durante la nostra visita ci era rimasta impressa solo la lunga strada che porta al palazzo reale. A dire il vero non avevamo apprezzato troppo la città, ma un altro giro potrebbe farci cambiare idea!
Evidentemente il piano di rinnovamento della città funziona perché io l’ho trovata splendida!