Siete mai stati in una nuvola???? Chi è romano, sa benissimo che “La Nuvola” è il nome del nuovo centro congressi realizzato pochi anni fa nel quartiere dell’EUR. Al concorso organizzato dal Comune di Roma parteciparono circa 700 progetti, e la giuria, presieduta dal celebre Norman Foster, decretò come vincitore l’architetto Massimiliano Fuksas. L’opera ha avuto una genesi molto travagliata, il progetto subì ben 12 cambiamenti in corso d’opera ed è stata molto contestata sia per i lunghi tempi di costruzione sia per i costi lievitati rispetto a quelli previsti.

Veduta dall'esterno della Nuvola

Il complesso è composto da tre elementi fondamentali: la Teca, la Nuvola e la Lama.

La Teca: La Teca è la “scatola” esterna dell’edificio, un parallelepipedo completamente trasparente realizzato in acciaio e con una doppia facciata in vetro. Ha un’altezza di 40 metri e una lunghezza di circa 170. Per realizzarla sono stati utilizzati 42.000 mq di vetro.

La Nuvola: Appoggiata al suolo solo in tre punti, sembra galleggiare nella Teca. La Nuvola è realizzata in acciaio rivestito poi da un telo semitrasparente (14.000 mq) in fibra di vetro microforata che garantisce l’effetto “nuvola”. Al suo interno è presente l’auditorium.

La Lama: È invece l’albergo che fiancheggia il centro congressi.

Anche se è stato inaugurato nel 2016 ed è già operativo, il centro congressi ha ancora dei lavori minori che devono essere effettuati per essere completato definitivamente.

Particolare della teca

Secondo quanto ha dichiarato l’architetto Fuksas, l’idea era quella di fondere passato e presente, l’architettura razionalista che caratterizza il quartiere dell’EUR ed è ben rappresentata dalle linee geometriche della teca con le linee fluide del barocco borrominiano della Nuvola, l’ordine con il disordine.

La Nuvola vista da sotto

Avevo visto l’edificio solo passando davanti in macchina e da fuori non si riesce molto ad intuirne la bellezza. Finalmente ho avuto la possibilità  di visitarlo “vuoto” ovvero senza visitatori che lo affollano in occasione delle varie manifestazioni che qui si tengono ed è stata una rivelazione. Al piano inferiore si estende l’enorme sala congressi che può contenere circa 10.000 persone e può essere modulata, tramite pareti mobili, in 24 ambienti minori. Salendo al piano intermedio si può ammirare da vicino la “pancia” della Nuvola per poi entrarci dentro negli ultimi tre piani.

La Nuvola vista da sotto

Confesso che non mi aspettavo che fosse così bella: la sensazione è quella di trovarsi in un qualche edificio futuristico, o in film di fantascienza, in una sorta di astronave. Arrivare all’ultimo piano e camminare su alcune passerelle può creare problemi per chi soffre le altezze perché i parapetti sono tutti in vetro e ci si trova a circa 30 metri dal suolo!! Ma penso che le foto parlino di più di quanto io possa spiegare e quindi lascio a loro la parola!

Vetrata laterale della Nuvola
Nuvola, e nuvole.
Veduta interna dello scheletro della Nuvola
Particolare dello scheletro della Nuvola
Particolare dello scale mobili della Nuvola
Particolare delle paretii della Nuvola
Veduta dell'ultimo piano
Il piano superiore della Nuvola

Dappertutto dominano i colori bianco, nero e grigio tranne che nell’auditorium dove esplode il rosso dei pannelli di cedro che lo rivestono e delle poltrone Frau disegnate dall’architetto Doriana Fuksas e dedicate a Carla Bruni, sua grande amica che infatti prendono il nome dall’ex modella.

Auditorium
L'oculo della Nuvola

L’oculo, che permette un’ampia visione dell’esterno, secondo l’architetto è un omaggio all’elemento femminile.

Il FAI ha aperto la Nuvola in occasione delle Giornate di Autunno 2020 e come volontaria ho avuto l’opportunità  d conoscerla un pò più a fondo. A me piace molto e anche i nostri visitatori sono rimasti entusiasti. E voi cosa ne pensate??

La Nuvola colorata di rosso
In occasione della Festa del Cinema di Roma la Nuvola si è colorata di rosso.