Ovvero il museo che non si vede! Normalmente gli edifici museali colpiscono per il loro aspetto imponente, quasi a voler rappresentare già dall’esterno l’importanza di ciò che conservano, ma nel caso del M/S Museet for Søfart, il Museo Marittimo Danese, a Helsingør tutto questo non avviene. Vediamo perchè!

esterno del museo

Il Museo Marittimo Danese

La Danimarca è un paese profondamente legato all’acqua: circondata da tre diversi mari, comprende più di 500 isole, le sue coste sono lunghe 7314 km e ovunque ci si trovi non si è mai distanti dalla costa più di 52 km. Non stupisce dunque la presenza di un museo dedicato alla storia della navigazione nazionale.

Il Museo Marittimo nazionale, conosciuto in passato come Museo marittimo e dei commerci, è stato ospitato nel Castello di Kronborg fino al 1915. In occasione dell’entrata nella lista dei Siti Patrimonio Unesco il castello fu sottoposto ad un importante lavoro di ristrutturazione per ricreare gli interni originali e questo creò la necessità di trovare un nuovo spazio per il museo. Il trasferimento in una nuova sede fu quindi l’occasione per ripensare il museo e trovare un modo tutto nuovo di raccontare la storia del legame tra il paese e l’elemento marino.

Il problema nel progettare un nuovo edificio era nell’assoluto divieto di costruire strutture che potessero disturbare la vista del celebre castello (parliamo di Elsinore, il castello di Amleto!) e l’idea geniale del progetto dello studio danese BIG (Bjarke Ingels Group) è stata quella di utilizzare lo spazio interrato di un vecchio bacino di carenaggio che sarebbe stato cancellato dalla ricostruzione delle fortificazioni che circondano Kronborg. Il progetto fu estremamente complicato da realizzare in quanto, nonostante il nome di molo asciutto, il luogo era pieno d’acqua! Per di più, paradossalmente il museo marittimo non avrebbe avuto una vista sul mare.

Il bacino ha una misura di circa 150 metri di lunghezza per 25 di larghezza e 9 di altezza e per impedire all’acqua di riempirlo di nuovo, sono stati fissati al terreno 461 ancoraggi che arrivano a 42 metri di profondità.

In pratica, la struttura è composta da una serie di tre gallerie a doppio livello che attraversano il bacino, servendo sia come passaggio pedonale in superficie che come percorso tra le diverse sezioni del museo.

Le ampissime vetrate permettono l’entrata della luce e la visione delle pareti del bacino lasciate allo stato grezzo mentre i pavimenti in pendenza danno l’impressione di essere a bordo di una vera nave.

Il nuovo M/S Museet for Søfart è stato inaugurato il 5 Ottobre 2013 e subito si è guadagnato numerosi premi prestigiosi e citazioni come quelle del New York Times che lo ha inserito nella lista dei “52 posti dove andare nel 2014″ e del National Geographic che lo ha definito “Uno dei 10 musei da visitare per la sua stupefacente struttura“.

La visita al Museo Marittimo Danese

All’ingresso ci accoglie uno fornito shop, che vende anche capi di vestiario, ovviamente in stile marinaro, e subito dopo troviamo sulla parete una citazione dalla Sirenetta che introduce la prima sezione del percorso museale – Our Sailors – che si focalizza sui miti che circondano la figura del marinaio e la sua presenza nei mezzi di comunicazione – libri, film, pubblicità – che in genere ne danno un’immagine coraggiosa, romantica e libertina.

      

La sezione successiva – The Gate to the World – mostra sia la vita familiare di coloro che lavoravano in mare che la loro vita in giro per i porti del mondo.

Tea Time – The First Globalization – Il ‘700 fu il secolo della prima grande globalizzazione e anche la Danimarca prese parte agli scambi con le colonie: qui vengono mostrate le merci che viaggiavano lungo le rotte commerciali, merci che includevano anche gli schiavi.

The magic box– passando al giorno d’oggi, in questa area, si vuol mostrare l’attuale interconnessione mondiale dei prodotti che consumiamo.

Ships of All Times – mette in mostra modellini ed illustrazioni di celebri navi della storia marittima danese.

 

In the Shadow of War – Anche se la Danimarca fu un paese neutrale, le sue navi vennero comunque danneggiate o distrutte durante le due guerre mondiali: questa sezione è stata modellata per dare l’idea proprio di una nave colpita in navigazione.

Ovviamente, visto che siamo in un paese scandinavo, grande attenzione è rivolta ai bambini che hanno due grandi spazi dove poter giocare e divertirsi, oltre alle tante attività interattive adatte a loro.

Il museo è completato da un caffè dotato di un’ampia zona esterna lasciata completamente allo stato grezzo.

Io ho trovato la visita al M/S Museet for Søfart molto interessante: è sicuramente un posto da mettere in programma quando si va ad Helsingør a vedere il Castello di Kronborg. Per tutte le info => mfs.dk