Vi ricordate quando parlai della mia giornata perfetta a Torino visitando il Museo egizio e quello del Cinema? Dopo aver ampiamente parlato del primo, oggi passo a parlare della mia visita al Museo del Cinema di Torino.

Il museo è ospitato nella Mole Antonelliana, la cui enorme cupola domina il panorama cittadino. Inizialmente concepita come Sinagoga, una serie di modifiche in corso d’opera, che prevedevano l’innalzamento dell’edificio a 113 metri, l’allungamento dei tempi di costruzione e maggiori costi, portarono la comunità israelitica a cederla al Comune. Progettata e iniziata dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1863, venne conclusa solo nel 1889. Era, all’epoca, con i suoi 167 metri e mezzo d’altezza, l’edificio in muratura più alto d’Europa. Dal 1961, l’Ascensore panoramico permette di salire fino a 85 metri d’altezza.

maschere di Star Wars

Breve storia del Museo del cinema di Torino

L’idea di un museo italiano del cinema nasce nel 1941, grazie  alla studiosa Maria Adriana Prolo, che in seguito divenne direttrice a vita del museo. I primi materiali acquistati furono inizialmente immagazzinati in una sala della Mole Antonelliana, ma non fu possibile insediare il nascente museo all’interno della Mole perché una tromba d’aria la danneggiò gravemente nel1953. Venne così sfruttata un’ala di Palazzo Chiablese, e il museo fu inaugurato nel 1958, ma nel 1983 venne chiuso per ragioni di sicurezza. Finalmente nel 1995, in occasione del centenario della nascita del cinema, il museo fu  trasferito nell’attuale sede, inaugurata nel luglio 2000.

Aula del Museo del Cinema di Torino

Visita al Museo del cinema di Torino

Volendo visitare il museo, si può scegliere il biglietto per la semplice visita o quello combinato per salire sull’ascensore panoramico che in meno di un minuto vi porta fino al cosiddetto “tempietto” da cui si può ammirare un incredibile veduta della città e delle Alpi. Visto il mio problema con le altezze, ho scelto la sola visita al museo.

Il M.N.C. A. è diviso in 4 sezioni principali che ripercorrono la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri.

Archeologia del Cinema – In questa sezione si parte dalla spiegazione dei fenomeni ottici che permettono la visione del movimento per finire ai primi strumenti che mostravano figure in movimento come le lanterne magiche, i teatri ottici (quest’articolo su Wikipedia è stato scritto da un mio amico!), i prassinoscopi teatro e alle prime macchine per la proiezione, in pratica la preistoria del cinema moderno. Questo ricchissimo patrimonio è arrivato al museo grazie all’acquisizione di due importanti collezioni: la Collezione Prolo e la Collezione Barnes. Mi ha stupito vedere che già prima del ‘900 c’erano strumenti che permettevano di proiettare delle lastre in casa, antenati possiamo dire dei proiettori per diapositive ante litteram!

Proprio qui ho potuto vedere un esemplare del kinetoscopio, l’apparecchio ideato da Thomas Edison nel 1888, grazie al quale si potevano vedere dei brevi filmati. Non tutti sanno che Edison fondò quello che è considerato il primo studio cinematografico, il Black Maria, dove venivano prodotti i film per i kinetoscopi.

Kinetoscopio

Aula del Tempio – Questa è forse la sezione più divertente, in questo enorme spazio affacciano le aree espositive dedicate ai principali generi cinematografici, dal western ai cartoons ce n’è per tutti i gusti! In più non poteva mancare il doveroso omaggio a Cabiria,  il più grande kolossal  italiano del cinema muto. Al centro dell’aula una serie di comodi lettini permette di starsene sdraiati ad ammirare lo spettacolo (purtroppo nel periodo della mia visita, non era possibile usufruirne, come anche erano interdette al pubblico quasi tutte le attività  interattive, un vero peccato).

Aula centrale del Museo del cinema

Porta d'entrata della sezione cartoon

La Galleria dei Manifesti – ripercorre la storia del cinema con l’esposizione delle locandine dei film più celebri. Adoro i manifesti cinematografici, specialmente quelli dei capolavori degli anni ’50-’60, e ci tappezzerei ogni muro di casa: purtroppo non ho posto dove sistemarli, e quindi ho solo quello di Via col Vento, ricomprato proprio qui a Torino in un negozio poco distante dal museo, Cinefolies, specializzato in questo genere di prodotti. Ma proprio nello shop del museo ho scoperto i magneti-locandina che ovviamente non ho potuto non comprare!

Locandina

La Rampa – La visita si conclude salendo lungo la Rampa che, come una sorta di pellicola cinematografica, si srotola e si innalza verso la cupola dove vengono allestite le mostre temporanee: io ho avuto la fortuna di poter ammirare quella dei meravigliosi abiti di scena di Annamode,  una sartoria cine-teatrale nata nel 1946 e tutt’ora attivissima, che ha creato i costumi per produzioni mica da poco, come Marie Antoinette di Sofia Coppola, gli ultimi film di Woody Allen, le serie televisive de i Borgia e i Medici fino alla recente versione di Piccole donne, tanto per citare alcune tra i tantissimi lavori. Davvero bello poter vedere da vicino questi costumi che testimoniano una delle tante eccellenze della creatività  per cui siamo famosi nel mondo, peccato solo il problema delle vertigini nel salire sempre più in alto lungo la passerella.

https://www.museocinema.it/it

E voi avete già visitato il Museo del cinema? Che ne pensate?