Lussemburgo 17 Agosto 2017
Sul Bock, sperone a picco sul fiume Alzette, sorse nel 963 il castello dei Conti di Lussemburgo. Per la sua collocazione strategica, il paese fu al centro della maggior parte delle guerre che coinvolsero le maggiori potenze europee e nonostante le fortificazioni innalzate via via nel tempo, nel 1443 la città di Lussemburgo fu conquistata dai Borgognoni, e nei quattro secoli successivi rimase sotto il governo di occupanti stranieri (Spagnoli, Francesi, Austriaci) che la fecero diventare uno dei luoghi più fortificati al mondo, tanto da essere definita “la Gibilterra del Nord”.

Veduta dell’esterno delle casematte del Bock
Le casematte della città di Lussemburgo
Oltre alle 3 cinte murarie, dotate di forti, venne creata anche una incredibile rete sotterranea lunga 23 km di casematte, che ospitavano migliaia di soldati e tutto quello che serviva per il loro equipaggiamento e sostentamento.
Quando il Lussemburgo venne naturalizzato nel 1867 a seguito del Trattato di Londra, molte delle fortificazione furono distrutte, ma non fu possibile far saltare le casematte perché si sarebbe danneggiata anche parte della capitale. Le entrate e le gallerie principali vennero così chiuse, per venire però riutilizzate durante le guerre mondiali come rifugio per la popolazione. Nel 1994 sono state inserite nell’elenco dei siti dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e attualmente quelle del Bock e quelle della Pétrusse sono aperte al pubblico.

Galleria principale
Le casematte della Pètrusse sono le più antiche, costruite dagli Spagnoli nel 1644, insieme al bastione Beck, l’attuale Piazza della Costituzione.
Le casematte del Bock, quelle che ho visitato io, sono più recenti, risalgono infatti al 1745 ed sono opera di ingegneri austriaci.
Visita delle casematte del Bock
La visita inizia dalla cripta archeologica, una sorta di sala didattica dove si possono osservare i resti del castello dei conti e alcune vestigia della fortezza. Poi si scende nel ventre della casematte lungo freddi corridoi sui quali si aprono ambienti spogli.

Galleria principale
Dalle grandi aperture di questi antri è possibile ammirare bellissime vedute della città, con un repentino cambiamento dal buio di queste stanze alla luce intesa che illuminava Luxemburg City il giorno della mia visita.
Il luogo è scuro, freddo e percorso da un forte vento, che nel caldo di agosto è anche piacevole, ma mi fa pensare a come dovesse essere duro vivere qui in inverno: le casematte alloggiavano non solo i soldati, i loro equipaggiamenti e i loro cavalli, ma anche officine, cucine, panetterie, macelli, insomma tutto quello che poteva servire alla vita e all’armamentario della guarnigione.
Durante i mesi dell’assedio del 1794-95, per proteggersi dagli attacchi francesi qui visse il Feldmaresciallo asburghese von Bender: sono visibili la sua camera da letto, lo studio e l’anticamera.
È presente anche un pozzo profondo 47 metri che forniva l’acqua potabile agli abitanti. Sembra che osservando bene, nel fondo del pozzo si possa vedere la sirena Melusina Secondo la leggenda, Melusina sposò il primo conte di Lussemburgo, Sigfrido. Il giorno del matrimonio la donna chiese al suo sposo di non andare mai a trovarla un giorno e una notte a settimana, ma Sigfrido, non resistendo alla curiosità, la spiò nel suo bagno scoprendo che aveva una coda di pesce. Sentendosi tradita, la sirena si gettò nel fiume Alzette sparendo per sempre.
Uscendo dal Ponte del Castello si raggiunge facilmente lo Chemin del la Cornice, un terrazzamento panoramico che è stato definito “il più bel balcone d’Europa”: da qui la vista spazia sulla città bassa e sul fiume Alzette, dove mi piace pensare che Melusina ancora nuoti felice.

Veduta all’uscita della visita
Per amore dell’arte mi piace finire in bellezza mostrando alcuni degli acquarelli che W. Turner dipinse durante il suo soggiorno in Lussemburgo.

Luxembourg 1839, Joseph Mallord William Turner
Il Lussemburgo è decisamente un paese da scoprire! Poi, il mio compagno è un appassionato di luoghi storici coinvolti dalle guerre, quindi apprezzerebbe un sacco un sito del genere! La leggenda di Melusina mi ricorda alcune leggende popolari che hanno ispirato la storia della Sirenetta!
A parte fortificazioni e castelli sparsi per tutto il paese, c’è anche un museo di storia militare a Diekirch fatto molto bene
Sono ormai molti anni che dirigo le mie attenzioni sul Lussemburgo per un possibile lungo weekend. Sono certa che ci sia moltissimo da vedere e il tuo articolo me ne da conferma. Molto interessante questo spaccato di storia tra antiche grotte. Sicuramente le visiterò.
Visto che ti interessa il Lussemburgo ti auguro di poterlo andare a visitare presto!
Il Lussemburgo mi attira tantissimo! Saranno le sue ridotte dimensioni, il suo essere incastanato tra tanti Paesi, la sua storia! Non conoscevo le Casematte e mi sono salvata l’articolo: sicuramente le visiterò!
Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuto!
Da appassionata di storia questa è una delle tappe che farei sicuramente per capire il passato. Per fortuna non hanno potuto distruggerle e sono state poi utilizzate per proteggere la popolazione.
Beh se ti interessa la storia, il Lussemburgo è una meta ideale dato che per la sua posizione geografica è stato al centro delle vicende europee per secoli!
Non avevo mai sentito parlare delle casematte del Block. D’altronde il Lussemburgo è un paese di cui so pochissimo. Sembra davvero un luogo particolare da visitare. E che bella vista!
Le vedute sono mozzafiato! La città di Lussemburgo è un posto per chi non soffre di vertigini, visto il dislivello fra città bassa e città alta!
Il Lussemburgo è uno di quei paesi che vorrei visitare presto, non conoscevo le casematte del Block. Questi piccoli paesi riservano delle belle soprese tutte da scoprire.
Di certo il Lussemburgo non è una meta turistica gettonatissima, ma è molto interessante e vale una visita.
Ma che bella sorpresa questo blog 🙂 mi piace da morire!
cmq sono stata a Lussemburgo non tanto tempo fa e mi è piaciuta da morire…oltre a essere bellissima le casematte mi hanno divertito moltissimo.
E poi, che vista da lassù?
Grazie, i complimenti fanno sempre piacere, specialmente quelli di una collega! Tra l’altro sei l’unica persona che è stata in Lussemburgo : ). I panorami sono stupendi, di sicuro non è un paese per chi soffre di vertigini: non so se avevi provato l’ascensore di vetro che scende al Grun
Chissà perché uno non pensa mai al Lussemburgo come meta per le vacanze, invece vedo che riserva tante sorprese! La leggenda della sirena ricorda molto i raccnti dei fratelli Grimm, ma immagino che la matrice comune sia quella dei racconti popolari.
In effetti è vero. Anche io non lo avevo mai considerato e decisi apposta di andarci per un catsitting, perché sennò probabilmente non avrei avuto altra occasione per visitarlo! Alla fin fine mi sono trovata bene, è un paese ordinato,che si gira benissimo con i mezzi pubblici e ci sono molte cose altre cose da vedere.
Un altro bellissimo articolo! Non conoscevo le casematte del Bock, davvero interessante! Bellissime anche le foto e il riferimento ai quadri di Turner sempre meravigliosi. Grazie!!