La festa del Ringraziamento è una ricorrenza molto sentita negli Stati Uniti: a chi non è capitato di vedere un film o un telefilm dove famiglie o amici si riuniscono per un pranzo a base di tacchino ripieno e torta di zucca? A New York in questa giornata si svolge uno spettacolo amatissimo, tanto da venire trasmesso anche in tv, ovvero la Macy’s Thanksgiving Day Parade, la parata del giorno del Ringraziamento di Macy’s.

Confesso che non avevo mai sentito parlare di questo evento finché non ho iniziato a cercare notizie su cosa fare a New York durante il Thanksgiving, dato che ero riuscita ad ottenere un sitting proprio per quel periodo. All’inizio non ero proprio convinta di andare ad assistere alla sfilata, ma vari conoscenti americani molto entusiasticamente mi avevano detto che era imperdibile, e così complice anche il fuso orario (ero arrivata in città la sera prima) sono riuscita ad alzarmi in tempo per arrivare in centro e trovare (con molta difficoltà) un posticino da dove vederla.

Il giorno del Ringraziamento

Il giorno del Ringraziamento si svolge il quarto giovedì del mese di novembre e ha origine dalla festa che i primi pellegrini diedero per ringraziare Dio e gli indiani Wampanoag che li avevano aiutati a sopravvivere dopo lo sbarco in America. Con il passare del tempo, questa tradizione si estese alle varie colonie fino a quando George Washington nel 1789 la proclamò  giornata nazionale.

Un pò di storia della parata

La Macy’s Thanksgiving Day Parade è considerata la più grande sfilata al mondo: si calcola che ogni anno vi assistano a New York più di 3 milioni e mezzo di persone e più di 50 milioni la vedono in tv. Per realizzarla servono 50.000 ore di lavoro e vengono creati 4.200 costumi. Non è però la più antica parata del giorno del Ringraziamento, in quanto questo record è detenuto da quella di Philadelphia.

La prima parata si svolse nel 1924, quando i dipendenti del negozio Macy’s, uno dei grandi magazzini più famosi ed eleganti della città. sfilarono lungo la 34ma strada con carri, bande e anche alcuni animali dello zoo. Dato il successo, Macy’s decise che quella che doveva essere una semplice trovata pubblicitaria divenisse un evento annuale che da il via alla stagione natalizia: pochi giorni dopo infatti c’è l’accensione dell’albero di Natale del Rockfeller Center.

Alla fine degli anni ’20 iniziò la collaborazione tra Macy’s e Tony Sarg, un celebre burattinaio che creò i famosi palloni gonfiati che tutt’oggi caratterizzano la sfilata. Fu sempre Sarg ad ideare le meravigliose vetrine natalizie animate di Macy’s che ancora stupiscono i passanti.

La mia Macy’s Thanksgiving Day Parade 

Oggigiorno il corteo parte sulla 8a Av, all’incirca a metà di Central Park, dove la sera prima è possibile assistere alle operazioni di gonfiatura dei palloni: sempre costeggiando il parco passa sulla 6a Av. fino ad arrivare davanti alla sede del grande magazzino sulla 34ma st.

Per ottenere una buona visuale immagino bisogna posizionarsi lungo il percorso con molto anticipo, la folla è davvero tanta: ricordo che le scale all’uscita della metro erano bloccate dalla ressa. Piano piano sono riuscita a trovarmi un posticino proprio sulla transenna di una delle strade laterali, abbastanza lontano della 6a Av,  ma per fortuna i palloni sono talmente grandi da essere ben visibili.

Essendo un evento che richiama così tante persone, l’attenzione alla sicurezza è massima e le strade pullulano di poliziotti e volontari. Molto divertente è stato l’arrivo di un camion dei vigili proprio di fronte alla mia postazione, applaudissimo dalla folla!!

Non ricordo quanto sono rimasta a vedere la parata, insieme agli enormi palloni sfilavano bande musicali e carri animati e ad ogni nuovo arrivo partivano applausi e grida di stupore. Lo spettacolo era simpatico, ma sinceramente più adatto ai bambini, che infatti erano numerosissimi, che agli adulti, diciamo che l’ho trovato una grande americanata!

Se arrivare era stato difficile, uscire dalla zona interessata è stato ancora più complicato: alcune strade erano bloccate dalla polizia e non si poteva passare, così alla fine per la disperazione mi sono buttata in metro e sono scappata via dal caos per andare a fare una passeggiata tranquilla lungo la High Line e finire in bellezza la giornata salendo in cima al Summit!!

Se proprio non si ha voglia di ritrovarsi nella calca, molti ristoranti situati lungo il percorso offrono la possibilità di gustare un brunch o un pranzo con vista sulla sfilata, ma i prezzi di solito sono molto alti.

Se vi interessa avere notizie sulla parata qui trovate tutte le informazioni =>/www.macys.com/social/parade/: quest’anno si terrà il 24 novembre. Da tenere presente che in città sono pochissimi gli esercizi aperti e trovare dove mangiare non è semplice: io non sono riuscita a mangiare il tacchino, ma a fine giornata almeno una fetta di ottima pumpkin pie me la sono gustata!