Oslo è una città che negli ultimi anni è stata oggetto di un forte rinnovamento architettonico, che ha interessato il suo centro con edifici modernissimi come l’Opera, il Museo Munch e i grattacieli del Barcode. È difficile trovare tracce del suo passato, ma un esempio bellissimo ne è la Fortezza di Akershus, che al suo interno ospita l’omonimo castello.

La Fortezza di Akershus

Il castello fu completato intorno al 1300 quando Oslo divenne capitale della Norvegia sotto re Håkon V. Håkon fu un grande costruttore di castelli: oltre a questo, fece edificare Båhus e Vardøhus come fortezze di frontiera, il vecchio palazzo reale di Oslo e Hunehals in Halland nell’attuale Svezia.

Collocato strategicamente sulla penisola di Aker, in posizione dominante sul fiordo di Oslo e ben visibile passeggiando sul lungomareera la residenza del re e dei signori feudali. Secoli dopo, re Cristiano IV trasformò il castello medievale in un palazzo rinascimentale, costruendo fortificazioni con bastioni tutto intorno. Più volte il castello è stato sottoposto ad assedio, ma non è mai stato espugnato in battaglia: i norvegesi si arresero senza combattere solo ai tedeschi nel 1940 nel corso dell’invasione del loro paese.

Dopo il 1814 il luogo venne zona militare, anche se la fortezza di Aker non era più operativa. Aperto al pubblico nel 2002, è una delle 14 fortezze di proprietà del Ministero della Difesa, gestite dalla NDEA, il National fortification heritage.

La visita della Fortezza

Il castello è posizionato a poca distanza dal Municipio di Oslo ed è accessibile attraverso varie entrate; dalla cittadella fortificata la vista sul fiordo è stupenda.

Una volta all’interno, tra i vari edifici presenti  troviamo il  penitenziario nazionale. Nel 1652 re Fredrik III stabilì che i colpevoli di lievi furti dovessero lavorare al castello, successivamente si seguì il principio che i criminali dovessero essere messi al lavoro duro invece di essere giustiziati. I lavoratori potevano essere utilizzati per lavori pubblici o affittati ai privati. Durante la Seconda Guerra mondiale questa divenne una prigione militare tedesca, che venne definitamente chiusa nel 1950.

Ci sono inoltre la cappella della prigione, dove erano la cucina e i bagni della prigionele caserme e il corpo di guardia, in stile barocco, trasformato nel Museo delle guardie del re e il centro visitatori, ospitato nell’ex edificio dell’artiglieria.

Dall’antico magazzino delle polveri parte un vialetto in salita che porta all’entrata del castello e al vicino Museo della Resistenza che sorge a poca distanza dal luogo dove vennero giustiziati 42 partigiani norvegesi.

Sul prato di fronte all’ingresso si trova una suggestiva statua dedicata al viandante, o migrante, sconosciuto.

Varcato il portale d’ingresso, ci si ritrova finalmente nel cortile del castello, la cui ala nord ospita l’attuale entrata per i visitatori. L’Ala est  fu costruita negli anni ’30 inglobando resti delle antiche pareti: da qui si entra nelle occasioni ufficiali. Le mura esterne orientali e settentrionali del castello, che danno sulla terraferma, hanno uno spessore di 3 metri e un’altezza di 8.

L’entrata originale del castello, chiamata il Dark Passage, era invece nell’Ala sud: nel ‘500 una cappella occupava tutto il primo piano di questa ala, a cui successivamente venne aggiunto un secondo piano. Sotto re Cristiano su questo livello furono creati gli appartamenti reali, ora trasformati nella grandiosa Sala di Christian, utilizzata per i ricevimenti.

 Qui è possibile ammirare i 3 grandi arazzi tessuti a Bruxelles nel ‘600 che decorano la parete.

L‘Ala ovest (o ala Romerike) ospitava in epoca rinascimentale la cucina e l’aula scolastica. Durante la visita si può vedere la prigione sotterranea e il Mausoleo dove riposano alcuni Reali di Norvegia: tra di loro il costruttore del castello re Håkon V con la regina Eufemia, e re Sigurd, il crociato.

Non manca la chiesa, utilizzata prevalentemente per le cerimonie funebri della famiglia reale e come chiesa delle forze militari: ha mantenuto l’altare, il pulpito e il fonte battesimale di epoca barocca.

La Sala Romerike è utilizzata per i banchetti ufficiali e può ospitare fino a 180 persone.

Molte stanze non ricreano la sistemazione originale dato che assolvono a funzioni di rappresentanza e sono state arredate con mobili d’epoca che non appartenevano al castello ricreando ambienti molto suggestivi coma la Camera del Principe.

La Sala Olav V è situata dove si presume fosse il salone principale del castello medievale: è stata ristrutturata nel ‘900 ed è usata per concerti e rappresentazioni teatrali.

Una volta terminata la visita del castello, è piacevole camminare nei giardini dei bastioni dai quali si può ammirare la città e il suo fiordo.

Per info su orari di apertura e biglietti => kultur.forsvaret.no/