Chi mi conosce sa come Londra sia sempre nel mio cuore: sono passati quasi due anni dal mio ultimo viaggio in città e davvero non vedo l’ora di rivederla. Nell’attesa, voglio parlare di uno dei posti che ho amato di più di questa città ovvero i bellissimi Kew Gardensun vero paradiso in terra.

Questi giardini, che nascono nel ‘700 dal giardino esotico della Kew House di Lord Tewkesbury, in seguito ampliato dalla principessa Augusta, furono riconosciuti ufficialmente nel 1840 come Orto botanico nazionale mentre nel luglio 2003 sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità  dall’UNESCO.

Visitare i Kew Gardens

Situati nel parte sud-ovest di Londra, sono facilmente raggiungibili in metro e treno e sono aperti tutti i giorni dalle 10 alle 16. 

Attualmente i Kew Gardens si estendono su una superficie di circa 130 ettari, e ospitano più di 50.000 specie vegetali. Penso sia quasi impossibile visitarli tutti in un solo giorno ed effettivamente meriterebbero di essere visti più volte nei diversi periodi dell’anno, ma se proprio non ci si riesce, ecco alcune delle cose da vedere assolutamente.
Bellissime sono le tre serre principali:

la Palm House, il simbolo dei Kew Gardens, costruita tra il 1841 e il 1849, fu la prima grande opera architettonica ad utilizzare strutture in ferro su larga scala (precede di tre anni il Crystal Palace) e fu creata specificamente per ospitare le collezioni di palme esotiche  introdotte in Europa nell’epoca vittoriana;

esterno Palm house

interno palm house

la Temperate house, costruita tra il 1859 e il 1869, copre un’area all’incirca doppia di quella della Palm House ed ospita numerose specie delle diverse zone temperate del mondo;

la Princess of Wales Conservatory (inaugurata dalla Principessa Diana in memoria della sua antenata Augusta, principessa del Galles, fondatrice dei giardini) nel 1987 che ospita 10 differenti zone climatiche rappresentanti i vari habitat del pianeta, dal deserto alla palude di mangrovie. Qui si trova una delle piante più celebri dei Gardens, la Titan Aurum famosa per il terribile odore che emana durante la sua infiorescenza.

interno Princess of Wales Conservatory

Imperdibile è la Treetop Walkway, una passeggiata sulla passarella posta sugli alberi a circa 18 metri di altezza, da dove si può godere di una vista stupenda.

Treetop walkway

la passerella sugli alberi

Da visitare è il Kew Palace, che nel ‘700 fu la residenza estiva di re George III, il figlio della principessa Augusta che passerà alla storia come il “re pazzo”, che preferiva vivere qui con sua moglie, la regina Charlotte e i loro 15 figli piuttosto che a corte. Vicino al palazzo sono visitabili le grandi cucine, dove lavoravano 28 persone. La regina aveva anche a sua disposizione un piccolo cottage, (in un’altra zona dei giardini), dove poter vivere una vita più semplice e dedicarsi al giardinaggio.

il cottage della regina

Nella Marianne North Gallery sono esposti i dipinti di Marianne North, una spavalda viaggiatrice solitaria di epoca vittoriana che in 13 anni visitò paesi come il Borneo, il Giappone, il Sud Africa e il Sud America dipingendo la natura di questi luoghi.

Ai bambini dai 2 ai 12 anni è dedicato il Children’s Garden, un grande spazio dove poter correre, arrampicarsi e conoscere tutto ciò di cui le piante hanno bisogno per crescere.

lago

Una delle attrazioni più celebri è la Pagoda creata nel 1762 come regalo per la Princessa Augusta, fondatrice dei Gardens.

la pagoda

Ph. paulinemongarny su Pixaby

Meritano una visita anche il fornitissimo negozio di souvenir, (dove avevo comprato una deliziosa marmellata di fragole coltivate sul posto e champagne che però mi è stata requisita in dogana) e il caffè dell’Orangerie dove si può acquistare qualcosa da mangiare tranquillamente seduti in giardino.
E’ stato proprio qui che ho scoperto la commovente usanza di dedicare una panchina a un proprio caro scomparso che aveva amato quel luogo, usanza che ho ritrovato poi in tutti i parchi londinesi.

persone sedute su una panchina