Nella mia ultima visita a Bruxelles ero rimasta colpita dal piccolo quartiere del Sablon, ma era inverno, faceva freddo e facemmo solo una veloce passeggiata, così questa volta, avendo l’albergo a pochi passi, ne ho approfittato per conoscerlo meglio. L’area prende il nome dal sablon, una sabbia gialla che si trova nei dintorni di Bruxelles. In passato, per entrare in città bisognava attraversare questo terreno sabbioso che ha finito per dare il nome al quartiere.
Il quartiere del Sablon di Bruxelles
Il Sablon si trova a poca distanza dal centro storico della capitale belga, nella parte sud-ovest e confina con il Marolles, che è un quartiere popolare e caratteristico: il Sablon invece è un’elegante area, abitata in passato dalla nobiltà e famosa oggigiorno soprattutto per i numerosi negozi d’antiquariato e gallerie d’arte che ne fanno una meta privilegiata per gli appassionati del genere.
Il centro del quartiere è senza dubbio la vivace Place du Grand Sablon, di forma triangolare, circondata da eleganti palazzi ma purtroppo abbastanza deturpata dalle tante macchine parcheggiate dappertutto.
Al centro vi è la fontana con una statua di Minerva, voluta dall’esule scozzese Conte di Aylesbury, che nel suo testamento lasciò il denaro necessario per costruirla in segno di gratitudine verso la città che lo aveva ospitato.

La fontana di Place du Grand Sablon
In questa piazza, tra i tanti negozi (c’è anche lo store di Christian Louboutin) troviamo la storica sede della pasticceria Wittamer, una delle più celebri di Bruxelles. Fu fondata da Henri Wittamer nel 1910 come semplice panetteria: fu la nuora di Henri ad avere l’idea di preparare oltre al pane anche delle torte decretando il successo di questa pasticceria-cioccolateria considerata tra le migliori della città. Dall’altro lato della piazza si trova una delle tante sedi del negozio del pluripremiato chocolatier di origini italiane Pierre Marcolini (ma della cioccolata belga ne parleremo un’altra volta!).

Le vetrine della pasticceria Wittamer
In Place du Gran Sablon il sabato e la domenica mattina si tiene un famoso mercatino dell’antiquariato, a conferma della vocazione antiquaria del quartiere.
A pochi passi dalla piazza si trova il curioso Musée de l’Erotisme et de la Mythologie, che ospita la collezione di oggetti erotici del dott. Guy Martens, più di 800 pezzi d’arte da tutto il mondo!
Il lato sud-ovest della piazza è chiuso dalla fiancata della chiesa di Notre Dame du Sablon, una delle più belle di Bruxelles, che la separa dalla più raccolta Place du Petit Sablon. L’edificio attuale sorge sul sito di una cappella dedicata alla corporazione degli arcieri. Dopo che da Anversa fu trasferita qui una statua ritenuta miracolosa, la cappella divenne meta di pellegrinaggi e fu necessario costruire l’attuale chiesa in stile gotico. La leggenda racconta che fu una ragazza, guidata da un sogno, a rubare la statua e a portarla in città: questo episodio è festeggiato ogni anno con la processione di Ommegang. La statua fu distrutta dai protestanti, ma due incisioni ricordano le origini della chiesa. È davvero un gioiello del gotico, costruita tra il XIV e XV fortunatamente senza grandi stravolgimenti posteriori: l’abside è illuminato da bellissime vetrate colorate. Qui c’è la cappella della famiglia di origine italiana Torre e Tasso, ovvero i ricchissimi Thurn und Taxis, che fondò il servizio di posta internazionale.

Notre Dame du Sablon
Place du petit Sablon occupa l’area di un antico mercato dei cavalli, che fu trasformato in questo delizioso giardino nel 1890. La cancellata che lo circonda è decorata da 48 statuette che rappresentano le antiche corporazioni, mentre le nicchie che si aprono nelle alte siepi all’interno ospitano 10 grandi statue tra cui quella di Mercatore, il cartografo fiammingo al quale dobbiamo il sistema di proiezione cartografica che prende il suo nome. Sulla fontana al centro del giardino spicca la statua dei due conti di Egmont e di Hoorne che si abbracciano prima di essere decapitati nel ‘500 a causa della loro opposizione agli Asburgo.
Alla madre del povero conte di Egmont apparteneva l’omonimo Palais che fronteggia il Petit Sablon, ora di proprietà del ministero degli affari esteri. Il retro del palazzo fa da sfondo al piacevole parco Egmont, dove curiosamente si trova una statua dedicata a Peter Pan.
Spostandoci in direzione del quartiere di Marolles incontriamo il Museo ebraico del Belgio: la zona tra l’enorme Palazzo di Giustizia (la cui silhouette domina un pò il Sablon) e la Gare du Midi era infatti abitata dagli ebrei fuggiti dai pogroms e dalla crisi economica che aveva colpito l’Europa dell’est tra le due guerre, ma ormai la loro cultura è quasi completamente scomparsa e il museo si propone di conservare le poche testimonianze rimaste.
Per concludere la visita di questa parte di Bruxelles non si può mancare di vedere Notre Dame de la Chapelle, la chiesa più antica della città. Fu consacrata nel 1134, in stile gotico ad eccezione del campanile, ricostruito con linee barocche dopo che quello originale era stato distrutto da un cannoneggiamento nel 1695. In origine era il luogo dove si recavano a pregare i tessitori, i conciatori e altri artigiani che a causa dell’odore (o meglio puzza) causato dal loro lavoro non erano desiderati nel centro città. Adesso è famosa soprattutto perché qui è sepolto Pieter Bruegel il vecchio che visse nella vicina Rue Haute 132.

Notre Dame de la Chapelle
Il quartiere del Sablon si visita facilmente in un paio d’ore, a meno che non si abbia voglia di curiosare nei tanti negozi d’antiquariato (molti dedicati all’arte africana e orientale) in cerca di qualche bel pezzo, di cercare alcune delle facciate di palazzi in stile Art Nouveau per cui Bruxelles è famosa o di fermarsi in qualche simpatico ristorantino.
Per continuare la passeggiata si può proseguire alla scoperta del Marolles, dove è possibile vedere molti dei murales dedicati ai fumetti che rallegrano i palazzi di Bruxelles, dirigersi verso le vicine Av. Louise e Bd de Waterloo, dove si concentrano i negozi delle grandi firme della moda o andare alla ricerca delle architetture Art Nouveau dei vicini quartieri di Ixelles e Saint-Gilles. Voi dove scegliereste di andare??
Non sono ai stata a Bruxelles e già da un pò mi ronza in testa, mi hai incuriosito ancora di più soprattutto questo quartiere, ne terrò conto in una possibile sperabile visita.
Io la trovo una bella città, piena di cose da vedere, una visita te la consiglio
Bruxelles mi incuriosisce molto e già mi avevi convinto a visitare la città con il tuo articolo sui murales. Anche questo blogpost dedicato al quartiere di Sablon mi ha invogliato maggiormente a scoprire la capitale del Belgio. Curiosa la statua dedicata a Peter Pan, romanzo che tra l’altro ho iniziato a leggere in questi giorni 🙂
Allora aspetto presto qualche tuo post su Bruxelles! Io ho ancora molto materiale su cui scrivere
Ciao Marina! Sono stata a Bruxelles solo una volta e ci sono rimasta per poche ore. Ricordo alcuni angoli suggestivi ma la città non mi è rimasta particolarmente nel cuore. Non sono stata nel quartiere Sablon. Forse dovrei tornarci e dedicarle un po’ più di tempo ?
Ciao Simona! Io sono un pò di parte, perché Bruxelles mi piace molto, ma direi che merita una visita un pò più accurata, anche solo per mangiare dell’ottimo cioccolato!
Lo ricordo vagamente come pure tutta la città in sé perché l’ho visitata più di 10 anni fa in occasione dei mercatini di Natale: ero troppo giovane per apprezzare a pieno questa capitale che spero di rivedere prestissimo!
Spero ti siano piaciuti i mercatini di Natale: li ho visitati anche io anni fa, ma rispetto a quelli di altre città sono meno scenografici.
Ciao Marina! Sono stata anche io a Bruxelles e mi è piaciuto molto questo delizioso quartiere con le sue belle chiesette. Ho curiosato un pò sul tuo sito e ho scoperto questa fantastica opportunità di viaggiare prendendosi cura degli animali degli altri. Lo trovo un modo veramente interessante per potersi immergere completamente nel paese visitato, seguirò con piacere le tue avventure!
Ciao Martina, ti ringrazio! In effetti è un modo molto divertente di viaggiare, non vedo l’ora di trovare il prossimo petsitting dopo la lunga pausa causa pandemia!