Durante la mia bella camminata lungo la Walkway of Leigh, ho fatto una deviazione di pochi metri per andare a visitare il Giardino botanico reale di Edimburgo: questo orto botanico è uno tra i fiori all’occhiello della capitale scozzese, una città ricchissima di verde grazie ai bellissimi parchi e giardini che la costellano.

La storia del Giardino botanico reale

Il Royal Botanic Garden Edinburgh è una charity finanziata dal governo scozzese e possiede altri tre parchi regionali – a Benmore, Dawyck e Logan.

Il Giardino botanico reale di Edimburgo nacque nel 1670 vicino al Palazzo di Holyrood grazie a Sir Andrew Balfour e Sir Robert Sibbald come orto di piante medicinali, con lo scopo di fornire erbe per le prescrizioni mediche e aiutare lo studio della botanica: è il secondo giardino botanico più antico del Regno Unito. Cresciuto velocemente, già nel 1675 fu trasferito vicino al Trinity Hospital, dove ora sorge la Stazione di Waverley.

Nel 1713 venne realizzata la prima delle grandi serre, mentre 50 anni dopo il giardino venne di nuovo trasferito dalla sporca Old Town all’area più salubre vicino alla Walk of Leith: qui c’era spazio per lo stagno, alberi e serre.

Nel 1820 il Royal Botanic Garden iniziò il trasferimento nella sede attuale di Inverleith quando una parte della tenuta omonima venne messa in vendita mentre nel 1877 Inverleith House venne regalata alla corona per permettere l’ampliamento del giardino: successivamente la casa divenne la residenza del curatore del Giardino e dal 1986 Inverleith House è stata adibita a spazio espositivo.

Ph. tratta dal sito rbge.org.uk

È curioso scoprire che il celebre scrittore Arthur Conan Doyle studiò medicina all’Università di Edimburgo e studiò botanica proprio qui, in quanto la botanica era una materia obbligatoria per gli studenti di medicina all’epoca.

Dal 2019 il Royal Botanic Garden ha avviato un ambizioso progetto, l’Edinburgh Biomes che prevede, oltre alla ristrutturazione delle serre storiche e di quelle degli anni ’60, la realizzazione di nuove strutture all’adibite alla salvaguardia delle specie a rischio estinzione e alla ricerca, e a creare il migliore ambiente possibile per le piante che il giardino ospita.

Visitare il Royal Botanic Garden di Edimburgo

L’Arboretum ossia la collezione di alberi conta più di 3500 esemplari, di più di 730 specie: tra di essi spicca un cedro del Libano, piantato nel 1826!

Il Giardino roccioso comprende circa 5000 piante provenienti dalle zone montuose, originarie soprattutto delle zone secche del Mediterraneo, dal Cile, dal Nord America e dal Sud Africa. Dal suo punto più alto si può ammirare una vista spettacolare del giardino e dello skyline di Edimburgo.

La Chinese Hillside contiene forse una delle maggiori raccolte di piante cinesi al di fuori del paese. Ospita una piccola pagoda sulle rive di uno stagno.

La collezione dei rododendri. Il RBGE è stato uno dei maggiori centri di ricerca sui rododendri sin da fine ‘800 e la collezione dei suoi 4 giardini è una delle più ricche al mondo: circa metà delle 1000 specie di rododendri sono coltivate qui!

Nel Giardino memoriale della Regina madre i 4 angoli del giardino vogliono rappresentare i “4 angoli del mondo” e l’amore per i viaggi della Regina madre. Al centro un labirinto in stile celtico fatto di mirto ricorda i paesaggi intorno al Castello di Mey, in Scozia, casa della regina.

Proprio di fronte al giardino si innalza la spettacolare Beech Hedge, una siepe di faggi alta ben 8 mt e lunga 165 mt! Pensate che servono circa due settimane per tagliarla!

Le serre di epoca vittoriana sono uno dei fiori all’occhiello del giardino, anche se al momento non sono visitabili in quanto incluse nel progetto Edinburgh Biomes.

La Tropical Palm House, di forma ottagonale, è la serra più antica: con i suoi 18 mt di altezza e 14 di larghezza, all’epoca della sua costruzione (1834) era la più grande della Gran Bretagna.

La Temperate Palm House è la più alta (quasi 22 mt) struttura di questo tipo della nazione. Curiosamente, il giardiniere capo in carica quando venne realizzata pensava che troppo sole non fosse adatto  per coltivare le palme ed è per questo che la sua facciata è rivolta verso ovest.

Più moderne (inaugurate negli anni ’60) sono le Research Glasshouses, utilizzate per scopi scientifici da studenti, scienziati ed artisti.

Ph. Eldubhe da commons.wikimedia.org

Il giardino botanico è dotato di un ampio ristorante self-service, dove ho mangiato molto bene, che utilizza prodotti coltivati in loco, due caffè e un bellissimo shop dove vi verrà voglia di comprare saponette profumate, miele e piante e semi di tutti i tipi! Durante la mia visita ho avuto anche la simpatica occasione di assistere ad un ricevimento di nozze in puro Scottish-style!