A volte capita la fortuna di avere a portata di mano dei luoghi magici e poco conosciuti: a me è successo con quello che a Roma è conosciuto come l’ex Planetario, anche se sarebbe più corretto dire l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano.
La facoltà di Lettere dove ho studiato storia dell’arte (e mi sono anche laureata!) era situata proprio accanto a questo edificio davanti al quale ogni giorno parcheggiavo il mio motorino, ma che mi sembrava un pò oscuro e misterioso. Un giorno mi decisi ad entrare e rimasi rapita dal fascino del posto, e soprattutto dalla bellezza di una statua, il cd. Pugile delle Terme, che tornai a trovare più volte. Molti anni dopo aver terminato gli studi, ho avuto occasione di visitare di nuovo l’Aula e di poter accedere anche al piano inferiore, anche se il mio amato Pugile non era più lì ad aspettarmi.
Le Terme di Diocleziano
Le Terme di Diocleziano, estese per circa 14 ettari, sono state il più grande edificio termale romano, capace di ospitare contemporaneamente più di 3000 persone. Lo schema era quello tipico di questi complessi, ripreso dalle Terme di Caracalla e da quelle di Traiano, formato da una vasta area aperta che al centro conteneva l’edificio dei bagni. I lati perimetrali del complesso misuravano 380 m x 365 ed ospitavano esedre ed altri ambienti minori: il corpo centrale dei bagni misurava 250 m x 180 e conteneva i classici ambienti termali, ovvero calidarium, tepidarium e frigidarium, oltre alle palestre e alla piscina. Parte di questo imponente complesso ospita una delle sedi del Museo Nazionale Romano, mentre grazie alla sistemazione michelangiolesca del frigidario è stata realizzata la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, la cui grande facciata curvilinea è formata da una delle absidi del calidarium. La vicina ex Facoltà del Magistero, ora una delle sedi dell’Università Roma 3, fu creata utilizzando i resti delle sale di un’ala del calidarium.

1 Caldarium 2 Tepidarium 3 Frigidarium 4 Piscina 5 Palestre 6 Entrata 7 Grande esedra
L’ Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano
L’Aula Ottagona era un vasto ambiente posto nell’angolo sud-ovest delle Terme di Diocleziano. La sua funzione non è mai stata chiarita, ma la presenza di una vasca, attestata agli inizi del ‘500, fa pensare potesse essere un ambiente minore per le abluzioni. Purtroppo nulla è rimasto della preziosa decorazione in marmo e stucco che doveva ricoprire le pareti e il soffitto a cupola. Dopo aver subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti, con l’apertura di Via Cernaia a fine ‘800, l’Aula è rimasta tagliata fuori dal resto del complesso e da allora è stata utilizzata per vari usi: sede della scuola di Ginnastica, poi sala cinematografica Minerva, infine nel 1928 divenne la sede del Planetario.
L’Ex Planetario
Probabilmente la maggioranza dei romani non sa che già dagli anni ’30 Roma aveva un Planetario, che per anni fu il più grande d’Europa. L’edificio è a pianta quadrata all’esterno e ottagonale all’interno ed è coperto da una cupola dal diametro di circa 22 metri. Negli anni Ottanta il Planetario venne chiuso e solo nel 2004 fu trasferito presso il Museo della Civiltà Romana, all’Eur, e dopo un lungo restauro, ha riaperto nell’aprile 2022.
Negli anni ’90 la grande sala è stata oggetto di un lungo restauro, teso a riportare alla luce le strutture originarie e le stratificazioni successive, eliminando tutti gli elementi che non permettevano una chiara lettura. Il complesso è stato messo in sicurezza, rinforzando le antiche strutture, e un meticoloso lavoro di microsabbiatura ha riportato alla luce i muri originali. L’apertura delle grandi finestre e dell’oculo della cupola ha permesso alla luce naturale di penetrare e rischiarare l’ambiente in modo suggestivo.
Dell’ex Planetario è stata mantenuta la leggera struttura geodetica a maglia triangolare sottostante la cupola, ancorata ad una trave circolare poggiante su 24 colonnine in ferro, che crea un affascinante contrasto con le antiche mura e le statue presenti.
Attualmente infatti l’Aula Ottagona, anch’essa parte del Museo Nazionale Romano, ospita una serie di sculture in bronzo e marmo provenienti da vari impianti termali romani databili dal II al IV sec. d.C., copie di originali greci rappresentanti divinità, atleti o eroi.
In passato, al centro della sala era posizionato uno dei capolavori della statuaria ellenistica in bronzo, il cosiddetto Pugile in riposo o Pugile delle Terme, ora trasferito nella sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano.

Ph Carole Raddato via Wikimedia Commons
La statua è una scultura greca in bronzo alta 128 cm, databile alla seconda metà del IV secolo a.C. e attribuita a Lisippo o alla sua cerchia: insieme ad un altro bronzo (il cosiddetto Principe ellenistico), fu ritrovata nel 1885 nell’area del convento di San Silvestro sul Quirinale, probabilmente provenienti dalle Terme di Costantino. La perfezione dei dettagli (le orecchie deformate dai colpi, il naso schiacciato, il livido sotto l’occhio, le macchie di sangue e le ferite rese con inserti in rame), l’espressività del movimento della testa che si volta ad ascoltare qualcosa che gli viene detto e la posa curva del corpo rendono magnificamente l’immagine di un pugile stanco e provato dopo un combattimento. Davvero un capolavoro!
Tramite una scala metallica, si può scendere a visitare il piano inferiore del complesso per osservare le strutture di età dioclezianea ed antecedente, sormontate da una serie di volte seicentesche camminando sopra passerelle sostenute da tiranti in acciaio.
Una grande apertura permette di curiosare nell’Aula sovrastante e viceversa!
L’Aula Ottagona è diventata la sede del Museo dell’arte salvata, dove saranno esposte ciclicamente opere d’arte trafugate e recuperate dal Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri info => museonazionaleromano
Io ho fatto il dottorato a RomaTre proprio nel Dipartimento in cui tu hai studiato Storia dell’Arte (presumo). Non sono mai riuscita a visitare il Planetario: non è, e lo dico vergognandomi, un luogo che mi viene in mente da visitare quando passo da Termini: solitamente scelgo Le Terme di Diocleziano o il Museo Nazionale Romano, ma del Planetario mi dimentico sempre. Grazie per avermelo ricordato!
Si, esatto, io ho studiato Storia dell’Arte a Roma3, quasi agli esordi di questa università
Vado spesso a Roma ma sempre di corsa…Devo invece trovare un giorno da dedicare completamente all’esplorazione di queste meraviglie. Grazie per avermele fatte conoscere, sinceramente non ero a conoscenza di questo planetario!
Sono stata a Roma ben cinque volte e il tuo articolo mi dimostra che comunque non è abbastanza: questo luogo infatti non lo conoscevo affatto! Che splendore!
Penso che anche molti romani non lo conoscano!
Decisamente un indirizzo da segnarsi nella capitale, non lo conoscevo affatto! Grazie mille per i consigli e per il sito perle prenotazioni.
Non lo conoscono neanche molti romani!
Ecco una tappa diversa ed interessante della nostra bellissima capitale; la prossima volta che mi ci recherò vorrei vederla!
Veramente affascinante questa struttura! Sembra un cliché ma veramente sono convinta che non basterebbe neanche una vita intera per scoprire tutte le meraviglie che nasconde la nostra bellissima capitale. Sei fortunata a poterne godere ogni volta che vuoi!
Marina ecco che ho scoperto una nuova chicca che tu sei solita regalare ai tuoi lettori, molto interessante
Roma è una miniera di chicche da scoprire!
Grazie Cinzia