Premessa doverosa: anche se nell’ultimo anno sono stata spesso a Londra, non mi considero assolutamente un’esperta della città, di cui tanto ancora devo scoprire, ma, ciò nonostante, alcune cose hanno colpito la mia attenzione.

1° – Le case

Le case di Londra sono proprio belle. Il mio è ovviamente un punto di vista privilegiato, dato che ho sempre alloggiato in ottimi quartieri, ma avendo visto anche tantissimi annunci, sia per richieste di sitting sia per cercare un alloggio su Airbnb e anche avendo visionato tanti annunci immobiliari nelle vetrine delle numerosissime agenzie, che sono un po’ la mia fissazione ovunque vada, devo dire che le case londinesi sono belle. Dimentichiamoci lo stereotipo della casetta inglese buia, tristanzuola e con un vago odore di muffa: girando si vedono ovunque edifici in ristrutturazione e quasi tutte le classiche villette a schiera hanno delle extensions sul retro che le rendono luminose. Inoltre sono quasi sempre arredate con un gusto eclettico, che mescola arredi vintage a pezzi nuovi e soprattutto con un uso di colori molto decisi, sia alle pareti che nei complementi d’arredo. Sarà che molte mantengono dei bellissimi pavimenti in legno originali, di quelli che scricchiolano quando cammini, per non parlare dei bei caminetti antichi e che quasi sempre hanno il loro giardinetto, più o meno grande e più o meno curato, fatto sta che le adoro! Il problema è che costano proprio tanto!! In un quartiere buono, per una bella casa si arriva tranquillamente al milione di sterline, ma ho visto annunci di case da 10 milioni o in affitto per 50.000 euro al mese!!

2° – La sicurezza

In tutti i posti dove ho dormito ho notato che non ci sono grate alle finestre, né persiane o scuri, al massimo delle tende o le mie odiate veneziane (che non riesco mai a chiudere), per cui fa un pochino effetto stare in casa la notte con le finestre non protette in qualche modo. Stesso discorso per le porte di casa; a me abituata a chiudere a quattro mandate la serratura di sicurezza, fa davvero strano chiudere con una sola mandata o addirittura chiudere semplicemente la porta ed andare via. Una cosa molto divertente mi è successa nell’ultima casa: giravo la chiave in tutti i versi, ma la porta non si bloccava. Prova e riprova.. Niente… Poi il lampo di genio: ho provato ad alzare la maniglia verso l’alto, un po’ come faccio con le finestre di casa mia, e a quel punto la chiave finalmente ha girato completamente e la porta si è chiusa bene. Vai a capire!

3°- La gentilezza

Diciamo la verità, a Roma il livello medio di gentilezza di chi lavora a contatto col pubblico non è di solito il massimo, per cui resto sempre molto colpita dai modi sempre educati e cortesi dei londinesi: che siano i camerieri di un locale, i commessi, i volontari che ti accolgono nei musei, il personale nella metro, sono sempre affabili, e pronti ad aiutarti in tutti i modi. Che poi molto spesso, nei ristoranti, molti ragazzi sono italiani e quindi mi dico: “Ma perché qui si e in Italia no?”. Ed ogni volta che si rientra in patria, riabituarsi è difficile.

4° – I musei

Dovrei scrivere dei musei, ma l’argomento è lungo e mi tocca da vicino da meritare un post tutto suo!

Nelle foto, un mix di immagini di case e b&b dove ho alloggiato o che avevo selezionato per soggiornare, tutti alloggi a prezzi assolutamente modici.