Dopo aver scritto delle curiosità low cost di Amsterdam oggi parlerò dei luoghi classici della città, quelli che ogni bravo turista non può perdersi, stilando una mia personalissima classifica di cosa mi piace di Amsterdam.

Musei: *****

Quelli assolutamente da non mancare sono tre: il Rijksmuseum, il Van Gogh e il Nederlands Scheepvaartmuseum.

Il Rijksmuseum è uno di quei musei che non ha davvero bisogno di presentazioni: grandissimo, bellissimo, bisogna spenderci almeno una mezza giornata. Da non perdere i quadri di Rembrandt e Vermeer qui conservati. Forse non tutti sanno che ha anche un bel giardino dove riposarsi dalle fatiche della visita. https://www.rijksmuseum.nl/en

Visitatori al Rijksmuseum

Non si può andare ad Amsterdam e non visitare il Van Gogh Museum, aperto nel 1973 accanto al Rijksmuseum. Collocato in un bell’edificio moderno, conserva la più grande collezione di quadri del pittore, personalmente non mi aspettavo un tale numero di opere. Ovviamente affollatissimo, bisogna dotarsi di un pò di pazienza per dibblare gli altri visitatori e godersi con un attimo di calma i capolavori del grande Vincent. Consiglio di evitare di visitare i due principali musei di Amsterdam nello stesso giorno, si rischia di rimanere sopraffatti dal numero e dalla bellezza delle cose esposte. Meglio prenotare online per entrambi così da evitare di fare lunghe file. https://www.vangoghmuseum.nl/en

 Il “Museo della navigazione dei Paesi Bassi” – Nederlands Scheepvaartmuseum – è il più grande museo al mondo dedicato alla navigazione ed è collocato in un bellissimo edificio circondato dall’acqua, un ex magazzino dell’Ammiragliato, utilizzato in seguito come arsenale della Marina olandese. La maggiore attrazione del museo è la copia in scala pressoché reale della nave Amsterdam, un galeone della Compagnia Olandese delle Indie Orientali  affondato nel Mare del Nord in prossimità  delle coste inglesi nel 1769 durante il viaggio inaugurale (non vi ricorda la storia del Vasa??). Visitarlo è davvero divertente ed istruttivo! https://www.hetscheepvaartmuseum.com/italian

Nemo è il museo della scienza, progettato da Renzo Piano. Non sono riuscita a visitarlo, quindi non posso dare un giudizio, ma se proprio siete stanchi di stare dentro i musei, salite sulla terrazza creata sul tetto dell’edificio e godetevi la vista e un drink!

Terrazza sul tetto del museo Nemo

La casa-museo di Anna Frank non sono riuscita a visitarla, troppa fila da fare.

Quartiere a luci rosse: no! Entrati ed usciti dopo 5 minuti, una tristezza assoluta, non tanto per le famose donne in vetrina, ma per quell’atmosfera da “stiamo facendo qualcosa di trasgressivo” di chi c’era in giro, quando di trasgressivo ormai proprio non c’è niente.

Rembrandthuis:*** Confesso di essere rimasta un pò delusa dalla visita della casa dove Rembrandt visse più di 20 anni, le cose più notevoli mi sono sembrate lo studio dove lavorava e la lezione su come si realizzavano i quadri che qui si tiene. Di certo è interessante vedere come poteva essere una ricca abitazione del 17° secolo, ma se è questo che cercate, allora consiglio di andare alla Ons’ Lieve Heer op Solder (vedi sotto).

Ons’ Lieve Heer op Solder:***** Lo strano nome di questa casa-museo – il nostro Signore nell’attico – si riferisce al fatto che all’ultimo piano di questo edificio si nascondeva una chiesa, risalente al 1663. All’epoca i Paesi Bassi erano protestanti ed era proibito celebrare la messa, anche se le autorità, tolleranti già  allora, chiudevano un occhio di fronte a queste chiese clandestine, purché dall’esterno non si notasse nulla. La casa era stata acquistata dal mercante Jan Hartman, che ne curò una ristrutturazione radicale. I tre piani più alti furono uniti grazie alla rimozione di gran parte dei pavimenti così da creare un ampio ambiente, che costituiva la navata della chiesa, con due ordini di balconate disposte intorno a esso. Nella parte privata la casa conserva ancora l’aspetto che aveva nel 17° secolo ed è davvero suggestivo vedere come si viveva all’epoca (per fare un esempio, spesso i letti erano inseriti in una nicchia dei saloni celata dietro un tendaggio), mentre la chiesa, rimodernata più volte, è stata conservata come appariva a metà  dell’800 quando venne dismessa dopo la consacrazione della basilica cattolica di San Nicola. http://opsolder.nl/en/museum-our-lord-in-the-attic/

Parchi:***** Non si può non fare una passeggiata al Vondelpark, il parco all’inglese di circa 48 ettari, aperto al pubblico nel 1865 nella zona dei musei: bellissimo, verdissimo, curatissimo, un’oasi di verde e di pace, perfetto per riposarsi dopo la visita ad uno dei musei vicini.

Pittore al lavoro nel VondelPark

Mercati:****

L’Albert Cuyp Market è il mercato più celebre di Amsterdam, situato nel quartiere De Pijp e visto che era abbastanza vicino al mio albergo, ho programmato di visitarlo la mattina prima della partenza. Sarà che non sono una grande appassionata di mercatini, sarà  che era agosto e forse gli stands erano di meno, devo dire non mi ha fatto una grande impressione. La zona in cui si trova, De Pijp, è comunque molto graziosa, ricca di localini e negozietti, con un’aria vagamente parigina e quindi una passeggiata vale la pena farla.

Più caratteristico direi che è il Waterlooplein flea market, il mercato delle pulci più antico d’Olanda. Dopo tre anni ancora mi dispiace non aver potuto comprare delle scatole di latta in stile un pò vintage trovate su una bancarella.

Il venerdì e la domenica nella bella Piazza Spuic ci sono bancarelle dedicate ai libri e alle stampe, molto carine! https://albertcuyp-markt.amsterdam/?lang=en

Bancarelle in Pittore in piazza Spuic

Begijnhof:***** Chi ha letto un mio vecchio post su Gand, sa quanto ami questi antichi luoghi di pace. Le beghine erano pie donne, che pur non avendo preso i voti, si dedicavano all’assistenza dei malati e degli anziani, vivendo in queste comunità  chiuse. Il beghinaggio di Amsterdam è davvero bellissimo: creato agli inizi del 14° secolo, in pieno centro città, è formato da circa 160 abitazioni che circondano un grande e curassimo prato. Durante il periodo della Riforma Protestante, il Begijnhof rappresentò l’unica istituzione cattolica romana presente in città: all’interno fu costruita in gran segreto una chiesa cattolica, che non poteva però essere visitata da persone esterne, in cui le beghine pregavano in clandestinità (la chiesa esiste ancora ed è visitabile). Al numero 34 vi è una delle due più antiche case della città, la famosa casa ‘Houten Huys” con la facciata in legno. Non vedevo l’ora di visitarlo di nuovo in questo secondo viaggio, ma purtroppo il Begijnhof era chiuso : (.

I dintorni: ***** Da Amsterdam è possibile raggiungere in 20/25 minuti di treno o autobus varie località molto pittoresche, e avendo tempo sarebbe un peccato non visitarle, ma di questo parlerò un’altra volta!