Sono affascinata dai beghinaggi, questi luoghi davvero fuori dal tempo, piccole oasi di pace all’interno delle città: il primo lo vidi anni fa a Bruges, in seguito visitai quello di Amsterdam, davvero splendido e ultimo in ordine di tempo è stato il Groot Begijnhof di Lovanio, forse il più bello di tutti.
Il termine beghinaggio (Begijnhof” in olandese) fa riferimento alle comunità autonome delle beghine, che si svilupparono in particolare nell’Europa settentrionale. Il fenomeno delle beghine si diffuse nel XII secolo: si trattava di donne nubili o vedove che volevano dedicare la loro vita a Dio senza però prendere i voti, e che si riunivano in piccole comunità sparse nelle diverse città dei Paesi Bassi, in Francia e in Germania. Vivevano nei beghinaggi, che si trovavano di solito alla periferia della città e trascorrevano la vita insieme, in maniera totalmente indipendente e al di fuori delle gerarchie ecclesiastiche.

Brugghe begijnhof

Brugghe begijnhof

Oud begijnhof di Gand
Il piccolo beghinaggio (che poi tanto piccolo non è) fu fondato nel 1234 da Giovanna di Constantinopoli, e tutt’oggi non è molto diverso da come era nel XVII sec. con le deliziose abitazioni in mattoni, dotate di piccoli giardini, che circondano la chiesa e gli spazi verdi antistanti. Nel corso del viaggio sono anche tornata a visitare il beghinaggio di Bruges, che è una meta visitatissima dai turisti, mentre i due di Malines si distinguono meno nel tessuto urbano della città .

Klein begijnhof di Gand

Klein begijnhof di Gand

Klein begijnhof di Gand
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