Per non annoiarvi parlando sempre di Londra, direi di cambiare argomento e iniziare a parlare del Lussemburgo, dove approdai una sera di metà  agosto del 2018.

Qualcuno potrebbe chiedere: “Come mai sei andata proprio nel Lussemburgo (la cui collocazione è¨ più o meno sconosciuta ai più)?”. La risposta è banale ed è che, se non ci fossi andata per un petsitting, molto probabilmente non avrei mai avuto nessun altro motivo per andarci. Non so se il discorso sia molto logico, ma tant’è, così è andata!

Visto che il paese è conosciuto in pratica solo per le sue banche, faccio un servizio utile e vi do io qualche notizia. Il Lussemburgo è l’unico granducato rimasto al mondo, si trova incastrato tra il Belgio ad ovest, la Germania ad est, e la Francia a sud ed è stato uno dei membri fondatori della Unione Europea: vi si parla correntemente francese e tedesco, oltre che lussemburghese. Fino ad un paio d’anni fa è stato il paese più ricco del mondo, ossia quello con il PIL più alto, superato ora da un qualche paese arabo che non ricordo e la prosperità facilitata anche dalla minima estensione dello stato, la si vede a mio avviso nel modo perfetto in cui è tenuta la capitale e nella rete dei trasporti che ha una flotta di mezzi nuovissimi (belli e silenziosi i tram); tra l’altro facendo la tourist card si viaggia comodamente per tutto il paese. 

E fu così che, dopo aver scoperto io stessa qualcosa in più su questa piccola nazione, arrivai una sera a Luxembourg City: ad attendermi una simpatica coppia anglo-olandese di expats, e Mittens, un gatto molto sgrunt!